Co-Ro: «Bene che il Comune sia beneficiario di finanziamenti, ma è solo un punto di partenza»
È quanto afferma lo Studio Candiano Avvocati: «Occorrerà restare con i piedi per terra, anzi pancia a terra, per raggiungere gli obiettivi finali, fin qui solo prefigurati in idee-progetto»
CORIGLIANO-ROSSANO– «Essere beneficiario di un consistente finanziamento, ancor più se finalizzato alla realizzazione di strutture sociali, è per un comune più di una buona notizia; è un’ottima notizia. Molte volte è l’unica possibilità data per risolvere problemi strutturali. E ottima è la notizia che ha riguardato in queste ore Corigliano-Rossano. Ma non bisogna perdere di vista che si è solo al punto di partenza, e che occorre riflettere sul come si è stati ammessi ai finanziamenti, per assumere la consapevolezza del percorso ben più difficile da compiere per la effettiva realizzazione delle opere».
È quanto afferma lo Studio Candiano Avvocati sottolineando che «il bando per il Programma nazionale della qualità dell’abitare è stato a suo tempo promosso dal Ministero delle Infrastrutture, cui oggi si è aggiunta la mission della Mobilità sostenibile».
«Prima considerazione - spiegano: il nostro comune ha potuto (meritoriamente) parteciparvi grazie alla fusione, perché uno dei requisiti prevedeva il limite minimo di 60 mila abitanti (fatta salva una funzione aggregatrice delle Regioni). Seconda considerazione: il plafond di risorse disponibili era stato fissato originariamente in poche centinaia di milioni di euro, a valere sul bilancio del Ministero addirittura fino al 2033. Ben poca cosa. Ed infatti, secondo la graduatoria stilata da un’alta commissione appositamente istituita, i Fondi sarebbero bastati solo per le prime posizioni e Corigliano-Rossano (classificato tra il 130 ed il 161 posto) sarebbe rimasto fuori come tanti altri (nonostante una parziale premialità per i Comuni del Sud)».
«Qui – aggiungono - ci ha salvati l’Europa! (e nessun altro). Infatti il Governo ha sostanzialmente deciso di finanziare tutti gli interventi, integrando – per come già ipotizzato – la dotazione finanziaria originaria con 2,8 miliardi di euro del Fondo del PNRR – Misura 5, per un totale – ad oggi - di 3,2 miliardi di euro. Somma che però potrebbe non bastare ancora per coprire tutti gli interventi in elenco, mancando all’appello 1,1 miliardo di euro da recuperare nel prossimo futuro (ed al più presto). Intanto entro i 240 giorni a venire i comuni dovranno dotarsi – con le necessarie risorse umane e non - di elaborati progettuali idonei per lo svolgimento della relativa gara di appalto, previa approvazione del Ministero entro 90 giorni».
«Poi – superato questo severo step– ci saranno l’effettivo espletamento delle gare di appalto (tre da 15 milioni di euro l’una) e la realizzazione delle opere nei ristretti e rigorosi termini temporali fissati dall’Europa, con sullo sfondo il rischio della revoca dei finanziamenti. Vedremo poi quale sarà la regolamentazione di dettaglio. Un’impresa da far tremare le vene ai polsi ad un Comune come Corigliano-Rossano, che ha l’assoluta necessità di attrezzarsi per tempo. Ecco perché - superata la legittima euforia annunciatoria del momento - occorrerà restare con i piedi per terra, anzi pancia a terra, per raggiungere gli obiettivi finali, fin qui solo prefigurati in idee-progetto» concludono.