Morano Calabro: al via la riqualificazione della Villa Comunale
Feoli e De Bartolo: «Vogliamo raccontare il nostro borgo in maniera innovativa e con sistemi accessibili a diverse categorie sociali. Comunicare il bello di cui disponiamo»
MORANO CALABRO - Al via nei prossimi giorni i lavori del Parco Storico-Didattico negli spazi della Villa comunale. L'intervento, finanziato dal dpcm 36/2020, con fondi da destinare alla realizzazione di infrastrutture sociali, riqualificherà il salotto moranese per antonomasia, restituendogli il fascino delle aree verdi e, al contempo, adeguandolo alle esigenze tecnologiche delle nuove generazioni. L'intento dell'Amministrazione De Bartolo, in fondo è semplice: formare al rispetto dell'ambiente e delle proprie radici mediante proposte aventi fini didattici e ludici. In altri termini, richiamarsi all'esperienza diretta, multidisciplinare, per stimolare processi di capaci di generare conoscenze e consapevolezza.
È quanto apprendiamo da un comunicato stampa del comune di Morano Calabro.
L'elaborato tecnico, a firma di Ernesto Loiacono, prevede l'allestimento nella Villa di due macro aree: l'una storico-didattica, che si svilupperà lungo un percorso già esistente; l'altra ludica, che occuperà settori attualmente sgombri.
Un assistente virtuale e alcune bacheche rappresentano il fulcro della dimensione divulgativa. Perché tutto funzioni, occorrerà, però, installare preventivamente sul proprio smartphone un'applicazione. Un sensore dialogherà con il dispositivo e lancerà una traccia audio quando il potenziale visitatore si troverà in prossimità della bacheca. A quel punto sarà sufficiente collegare le cuffie al proprio cellulare per ascoltare il capitolo descritto nella bacheca e ricevere le informazioni inerenti a quel determinato monumento. Un software a settaggio multilingue favorirà gli utenti con eventuali problematiche visive. La narrazione sarà divisa in dieci capitoli descriventi Morano nel contesto generale, per poi focalizzarsi successivamente, in dettaglio, sul patrimonio artistico e culturale del posto.
Per quanto riguarda le attrezzature ludiche, esse saranno posizionate in quattro diversi ambiti. Il primo, distaccato dagli altri, prospiciente la chiesa San Bernardino, riguarderà fauna e flora autoctona, con vasche appositamente create per impiantare un piccolo orto educativo. Gli altri tre ambiti riguarderanno: uno il gioco di gruppo dei minori da due a quindici anni, con una particolare attenzione all'inclusione sociali. Un altro ambito attiene al senso dell'equilibrio e un altro, l'ultimo, ai movimenti e alla cura del corpo tramite equipaggiamenti vari.
«Vogliamo raccontare il nostro borgo» affermano il consigliere Geppino Feoli e il sindaco Nicolò De Bartolo «in maniera innovativa e con sistemi accessibili a diverse categorie sociali. Proveremo a comunicare il bello di cui disponiamo in modo sintetico ma esaustivo, senza mai reprimere quel bisogno di approfondimento personale che riteniamo fondamentale nella scoperta delle nostre bellezze culturali. Abbiamo scelto di investire nella riqualificazione della Villa, un sito tanto caro ai moranesi, in sintonia con la nostra visione di crescita della comunità e per rispettare gli impegni assunti con la cittadinanza».
«Il programma al quale stiamo lavorando contempla e predilige, fra l'altro, questa tipologia di azioni. E non solo per aumentare il potenziale turistico, ma, altresì, per migliorare la vivibilità complessiva del paese. Crediamo che la memoria, il passato, le nostre origini, in questo meccanismo delicato di promozione dei valori fondamentali dell'esistenza, cui aspiriamo con tenacia, siano inscindibilmente connessi fra loro, e possano trovare in iniziative strutturali come questa, anche in momenti difficili, un sigillo tangibile ed efficace di resilienza, unità e continuità».