Vaccarizzo, accoglienza immigrati: i servizi saranno garantiti fino al 2023
I servizi minimi alla base dell’accoglienza integrata saranno garantiti dall’associazione Don Vincenzo Matrangolo. Soddisfazione sindaco: «I concittadini immigrati sono risorse preziose per territorio»
VACCARIZZO ALBANESE – Mediazione linguistico-culturale. Accoglienza materiale. Orientamento e accesso ai servizi del territorio. Insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico per i minori. Formazione e riqualificazione professionale. Orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo, abitativo e sociale. Orientamento e accompagnamento legale. Tutela psico-socio-sanitaria. Interventi materiali di base (vitto e alloggio), insieme a servizi volti al supporto di percorsi di inclusione sociale funzionali.
Sono, questi, i servizi minimi alla base dell’accoglienza integrata che saranno garantiti anche fino al 2023 dall’associazione Don Vincenzo Matrangolo, affidataria del servizio nell’ambito del Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) sin dal 2017.
A darne notizia è il Sindaco Antonio Pomillo informando che nei giorni scorsi, nel quadro degli obiettivi generali del progetto finalizzato alla riconquista dell'autonomia individuale dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale, è stata sottoscritta, nel Palazzo di Città la proroga del contratto col sodalizio.
«La presenza di concittadini immigrati – continua – rappresenta un'occasione preziosa di integrazione ed inclusione sociale, anche per la comunità ospitante. Essi rappresentano, infatti, una vera risorsa culturale, prima che lavorativa e produttiva per tutto il territorio».
«In quest'ottica – prosegue il Primo Cittadino – resta essenziale collocare al centro del sistema di protezione le persone accolte, rendendole protagoniste attive del proprio percorso di accoglienza e integrazione anziché meri beneficiari passivi di interventi predisposti in loro favore».
«Essi – conclude Pomillo, esprimendo soddisfazione per la proroga di questa opportunità – non solo contribuiscono alle avverse dinamiche demografiche del paese, ma partecipano attivamente al mercato del lavoro, alla formazione del Prodotto Interno Lordo e contribuiscono alla sostenibilità del nostro sistema previdenziale, contribuendo perfino a ripensare la stessa percezione locale di qualità della vita nei piccoli centri dell’entroterra».