L’addio di Saracena a Pietro Napoletano, Russo: «Se ne va un grande interprete della cultura arbereshe»
Il grande intellettuale sarà ricordato con una liturgia funebre nella chiesa di S. Leone. Il Sindaco: «Un uomo di cultura a tutto tondo che con la sua dipartita lascia un vuoto immenso»
SARACENA - «Se ne va un grande interprete della cultura arbereshe. Un figlio di Calabria ma anche di Saracena che anni fa lo accolse e per la quale ha profuso energie culturali che hanno lasciato una traccia che rimarrà indelebile e che abbiamo il dovere di custodire ed esaltare».
Renzo Russo commenta così la morte di Pietro Napoletano, poeta, giornalista, scrittore e storico, uomo di cultura a tutto tondo che con la sua dipartita «lascia un vuoto immenso» ha aggiunto il sindaco del comune di Saracena.
Nel pomeriggio nella chiesa di San Leone verrà celebrato il rito funebre per l'ultimo saluto all'intellettuale che sarà tumulato nel cimitero di Saracena.
Autore di numeri scritti, opere letterarie, direttore responsabile della rivista del parco nazionale del Pollino "Apollinea" edita da "Il coscile", ha rappresentato davvero un uomo attento e appassionato del territorio e della cultura. Disponibile e pronto a collaborare con tutti ha sempre messo a disposizione delle collettività e delle associazioni le sue grandi capacità culturali.
La notizia della sua morte all'età di 89 anni dopo un periodo di malattia è stata commentata con partecipazione anche dal Presidente dell'Albania Ilir Meta che si è unito al dolore che ha colpito la famiglia Napoletano e l'intera Arberia per la perdita di una figura di riferimento.