Corigliano-Rossano, al via i lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione per i due ospedali cittadini
I lavori riguardano la nuova ala del Pronto Soccorso del “Compagna” e la realizzazione dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica del “Giannettasio”. Stasi: «Resta il problema del personale»
CORIGLIANO-ROSSANO – «La prossima settimana partirà, come annunciato qualche mese fa, la ristrutturazione e rifunzionalizzazione della nuova ala del Pronto Soccorso del plesso “Compagna”, utilizzata poco o niente, fin dalla sua realizzazione, proprio perché richiedeva lavori di miglioramento e adeguamento. Si tratta di un intervento necessario, chiesto già al precedente Commissario dell'Azienda Sanitaria e che sarebbe stato fondamentale anche per affrontare la terza ondata della pandemia che sta mettendo a dura prova tutte le unità di Pronto Soccorso».
È quanto annuncia in un comunicato stampa il sindaco Flavio Stasi che così continua: «I lavori consentiranno di rendere pienamente operativi degli spazi, realizzati relativamente di recente, che non sono stati mai pienamente sfruttati proprio per l'esigenza di un intervento che li rendesse adeguati, moderni e funzionali in un momento in cui la problematica, legata specificamente a spazi e percorsi all’interno dei presidi sanitari, è diventata fondamentale».
«Nel plesso “Giannettasio” – aggiunge - inizieranno i lavori per la realizzazione dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica che sarà realizzata al secondo piano, quindi sullo stesso livello delle sale operatorie, con la prospettiva di integrare successivamente il reparto con la emodinamica. Questi interventi sono in cantiere anche grazie alla competenza ed all’entusiasmo del dottor Bisignani che coordina in questo momento l’Unità di Cardiologia».
«É importante rilevare come, - spiega - durante l'ultimo anno, all'interno del nostro Spoke siano stati effettuati lavori di ammodernamento e installate attrezzature importanti: dove c’erano spazi abbandonati o inutilizzati oppure veri e propri sgabuzzini, oggi ci sono - o sono in fase di realizzazione - reparti funzionali. Ovviamente l’ostacolo più grande che rende ancora la nostra sanità una grande emergenza, che riguarda l’intera regione e che rende fortemente precaria ogni attività, è senza alcun dubbio quello legato al personale. Da questo punto di vista ci aspettiamo che l’Azienda sanitaria porti a compimento con urgenza ogni procedura concorsuale necessaria per reclutare tutto il personale previsto nel Piano del Fabbisogno approvato l’anno scorso».
«Questo nel mentre si tiene alta l'attenzione sui lavori in corso del nuovo ospedale, sui quali siamo tutti chiamati a vigilare» conclude.