15 ore fa:Laghi contro il Ponte sullo Stretto: «Ci stanno rubando il futuro con la scusa del progresso»
14 ore fa:Stasi: «Dal ponte del nulla ai finti scoop su incendi e depurazione»
15 ore fa:L'Arte-Denuncia di Pino Manzella conquista Rocca Imperiale
1 minuto fa:Ad Altomonte il Mediterraneo in scena: culture, popoli, comunità
16 ore fa:In arrivo tre bandi per la rigenerazione dei Centri Storici, Straface: «Occasione per Co-Ro»
13 ore fa:Ponti: «Dallo Stretto a Ortiano, Salvini abbandona un milione di calabresi»
13 ore fa:Coppia arrestata a Schiavonea per droga ed estorsioni con metodo mafioso
31 minuti fa:"Sahaja Yoga", appuntamento lunedì 11 a Castrovillari
12 ore fa:Nel tempo dell’odio, al Museo Amarelli una riflessione sulla libertà
14 ore fa:Spiagge salate: il Ferragosto della Sibaritide tra rincari e ombrelloni che faticano ad aprirsi

Ad Altomonte il Mediterraneo in scena: culture, popoli, comunità

3 minuti di lettura

ALTOMONTE - Altomonte si prepara ad accogliere la 38ª edizione del Festival Euromediterraneo, un appuntamento culturale ormai storico per la Calabria e per tutto il Sud Italia. Il tema scelto per il 2025 – “Mediterraneo in scena: culture, popoli, comunità” – è un invito al dialogo interculturale, alla condivisione di tradizioni e visioni, con un programma ricco di eventi gratuiti che animeranno il borgo tra agosto e novembre, con un’estensione speciale fino ad aprile 2026.

Il ricco calendario è stato presentato in conferenza stampa nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza dal sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola, dalla sua amministrazione, dal direttore artistico Antonio Blandi e dal console del Marocco per la Calabria Domenico Naccari con cui il festival sta organizzando un evento internazionale.

Il Festival prenderà il via il 10 agosto con la Notte Bianca, evento inaugurale dedicato all’arte dell’incontro tra i popoli, con musica, installazioni, degustazioni, artisti di strada e il concerto de “Los Locos”. In più si potrà assistere alle dimostrazioni di 3D Plus, start up dell’Università della Calabria che rivoluziona la fruizione dei beni culturali e ambientali, e di Osacuca, anch’essa start up dell’Unical, che si dedica alla creazione di gioielli. Entrambe fanno parte del Cosenza Open Incubator. Sempre all’interno della Notte Bianca si terrà l’iniziativa promossa dal club Borghi più belli d’Italia “Il borgo dei desideri”. Chiunque potrà esprimere il proprio desiderio e l’amministrazione comunale di Altomonte, dopo che una giuria avrà scelto il più interessante, avrà un anno di tempo per realizzarlo.

Nei giorni successivi (11-13 agosto) andrà in scena la Festa della Terra, un intenso percorso dedicato alla ruralità, alla rigenerazione dei paesaggi e alla cultura agricola. Ogni serata sarà arricchita da concerti in contrada Casello, con ospiti come Franco Ricciardi (12 agosto) e vari artisti di musica popolare.

Dal 17 al 24 agosto, il Teatro Costantino Belluscio ospiterà i grandi protagonisti della scena italiana con spettacoli teatrali e comici: Luca Ward (17 agosto), Stefano De Martino (21 agosto), Enzo Salvi (22 agosto), e Gene Gnocchi (24 agosto), animeranno le serate con performance pensate per ogni tipo di pubblico.

Uno dei momenti più significativi sarà il gemellaggio del 23 agosto con la Rete delle Città del SS. Crocifisso (33 comuni italiani) e la partecipazione della Cim (Confederazione degli italiani nel mondo). In programma il Forum internazionale sul turismo religioso e delle radici, occasione di confronto fra territori e comunità italiane all’estero, con rappresentanze da Pennsylvania, New York e Sud America.

Il 13 settembre, tra contrada Boscari e Pantaleo Altomonte, torna la Festa dell’Agricoltura con degustazioni, esperienze rurali e il concerto di Mimmo Cavallaro, ambasciatore della musica popolare calabrese.

La rassegna si espanderà fino a novembre 2025 con il ciclo “Culture del Mediterraneo”: workshop, laboratori, Autumn School, concerti interculturali e la partecipazione dell’Orchestra del Suono e delle Parole del Mediterraneo, culminando nel concerto di Jamal Ouassini. Tutte queste iniziative rientrano in una collaborazione molto stretta con il Consolato del Marocco in Calabria.

Infine, tra marzo e aprile 2026, il tema “Cinema e Mediterraneo” vedrà protagonisti registi, sceneggiatori, scuole di cinema, location manager e critici impegnati in talk, retrospettive, premiazioni e cineforum, con una mostra speciale dedicata a Carlo Rambaldi, Premio Oscar per gli effetti speciali e incontri su turismo e valorizzazione territoriale.

Il Festival Euromediterraneo di Altomonte, promosso dal Comune di Altomonte, in sinergia con la Regione Calabria e partner nazionali e internazionali, si conferma un contenitore di valore civile, culturale e sociale, capace di raccontare il Mediterraneo non solo come luogo geografico, ma come ponte di culture, popoli e futuro condiviso.

In conferenza stampa, il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola ha sottolineato come «seppur con un piccolo budget, anche quest’anno c’è un cartellone di rilievo dedicato ai contatti multietnici» e che «aprire il festival con la Notte Bianca è come racchiudere il festival nel festival».

Il direttore artistico Antonio Blandi, dopo aver snocciolato i nomi che si esibiranno questa estate, ha ribadito quanto sia sempre più forte la volontà di coinvolgere i popoli del Mediterraneo all’interno del festival e questo verrà intensificato nella sezione autunnale del cartellone. «Altomonte è parte fondamentale del cambiamento della Calabria», dice.

Infine ha preso parola Domenico Naccari, console del Marocco in Calabria, anche lui entusiasta per questa collaborazione con il festival che prosegue anche nel 2025/2026. «L’Orchestra Euromediterranea dei suoni e delle parole a cui abbiamo dato vita proprio qui ad Altomonte – dice – è interazione fra i popoli che permette di unirli e quando c’è unione fra i popoli questo significa pace».

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.