Vaccinazioni a Vaccarizzo, il Sindaco: «Non alimentare l’odio sociale, la magistratura faccia chiarezza»
Pomillo: «Auspichiamo che possa essere fatta presto massima chiarezza su tutti i dubbi di presunta irregolarità nelle somministrazioni delle dosi inoculate sul territorio comunale»
VACCARIZZO ALBANESE – Vaccinazioni, continuando a confidare tanto nella maturità e solidarietà dei nostri concittadini, quanto nell’attività di controllo e repressione delle forze dell’ordine e della magistratura auspichiamo che possa essere fatta presto massima chiarezza su tutti i dubbi di presunta irregolarità nelle somministrazioni delle dosi inoculate sul territorio comunale, di cui si è letto sui media nei giorni scorsi e dalle cui gravi allusioni l’Amministrazione Comunale prende le distanze.
È quanto dichiara il Sindaco Antonio Pomillo cogliendo l’occasione per ribadire che tutte le operazioni relative ai vaccini, a Vaccarizzo Albanese così come nel resto della Calabria e dell’Italia, vengono gestite, nell’ambito della loro esclusiva competenza, dalle sole autorità e personale sanitario, non dalle amministrazioni comunali né tanto meno dai sindaci.
«Confermando i nostri sentimenti di gratitudine e sostegno verso quanti continuano ad essere impegnati in prima fila, soprattutto il personale medico e sanitario in genere, per fronteggiare un’emergenza che con ogni evidenza sta dimostrando l’insufficienza della macchina regionale e nazionale della prevenzione, rinnoviamo l’invito – continua – ad evitare ogni forma di disinformazione sociale e di delegittimazione delle istituzioni pubbliche. Perché il rischio resta soltanto quello di alimentare odio sociale».
«Nell’esigere – va avanti il Primo Cittadino – che vengano rispettate a tutti i livelli e da parte di tutti, istituzioni e singoli cittadini, trasparenza e correttezza soprattutto in questa delicatissima fase di rafforzamento delle misure di prevenzione del contagio e di consolidamento della vaccinazione per anziani e categorie fragili, condannando anche in questa sede ogni eventuale comportamento fuori legge, anomalo o anche solo eticamente censurabile che dovesse essere registrato e denunciato, rinnoviamo l’appello – conclude Pomillo – al senso civico e di responsabilità, a tutela della dignità di tutti e dell’intera comunità locale».