Frascineto per un modello di sviluppo territoriale e di inclusione sociale
Il vicesindato Prioli: « L’impegno assunto rende il nostro Comune il primo in Italia ad avere dato un segno tangibile di tutela delle persone con disabilità»
FRASCINETO . Nei primi due 2 di amministrazione, segnati purtroppo, dalla grave crisi pandemica, che inevitabilmente, ha cambiato il nostro modo di vivere, è doveroso porre l’attenzione sull’impegno assunto, sull’importante lavoro e su gli ottimi risultati conseguiti che l’Amministrazione Comunale sta mettendo in campo sul piano della Sicurezza del territorio e della tutela della popolazione, partendo dalle categorie più fragili, puntando sulla Prevenzione. Lo afferma il Vice Sindaco con delega alla protezione del comune arberesch, Angelo Prioli.
Infatti – evidenzia -, il 17 dicembre 2019 ha prodotto una delibera di Giunta Comunale, «con la quale è stato approvato il Piano Speditivo di Protezione Civile, ponendo le basi per un modello di gestione dell’emergenza a tutela delle persone con disabilità» con la definizione di una scala di priorità, a seconda delle specifiche situazioni di gravità. L’impegno assunto rende il nostro Comune il primo in Italia ad avere dato un segno tangibile di tutela delle persone con disabilità. Con tale atto, il modello sviluppato dall’Amministrazione Comunale, sara’ veicolato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Regionale, per far sì che questo atto venga adottato in tutte le Regioni Italiane».
A seguire, è stata istituita la figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità e ne è stato definito il regolamento. Anche in questo caso, il Comune di Frascineto è il primo comune in Calabria a recepire il regolamento del “Garante dei diritti delle persone con disabilità”, al fine di dare la giusta finalità alla figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità. Dal canto suo, il sindaco Angelo Catapano, ritiene un atto doveroso e assolutamente lungimirante che ha l’intento di puntare i riflettori sul rispetto assoluto dei diritti delle categorie più fragili, in un’ottica di sviluppo sociale che guarda all’abbattimento di ogni tipo di barriera e al raggiungimento del più alto livello di inclusione. Apprendiamo con orgoglio, che molti Comuni della nostra Regione stanno seguendo il nostro esempio.
Per costruire la cultura della prevenzione – rimarca Prioli -, fondamentale è la formazione. La riduzione dei rischi provocati dai disastri naturali comincia proprio dalla formazione degli utenti. Attraverso il prezioso patrocinio del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, della Regione Calabria, dell’Ordine Regionale dei Geologi e dell’Istituto di Ricerca Protezione Idrogeologica, l’obiettivo del Laboratorio EDRA (Educazione e Didattica ai Rischi Ambientali) presentato ieri, è la divulgazione di una cultura della prevenzione basata sulla formazione dei cittadini in età scolastica (conseguentemente anche nella popolazione adulta) e delle persone con disabilità, al fine di rendere attivo il loro ruolo nella riduzione dei rischi naturali.
Un percorso – ha concluso il Vice Sindaco -, un progetto basato sulla collaborazione e cooperazione inter-istituzionale, che vede protagonisti enti pubblici, università e associazioni, che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione a partire dalle fasce più fragili, più deboli.
Se il primo segno di civiltà in una cultura è stato aiutare qualcun altro nelle difficoltà, allora la salvaguardia di questa civiltà è nella cura della comunità e nella pratica quotidiana della cura dell’individuo in ogni suo aspetto (Margaret Mead).