Corigliano-Rossano, le buone prassi nel welfare del comune oggetto di uno studio
L’assessore Novellis: «Operiamo per la crescita di una comunità inclusiva e partecipe»
CORIGLIANO-ROSSANO - Buone prassi nel Welfare dell'ambito territoriale di Corigliano-Rossano. Il percorso compiuto dall'ambito, di cui Corigliano-Rossano è comune capofila, è di recente stato oggetto di riflessione in un analitico studio scientifico di Emanuela Pascuzzi e Giorgio Marcello edito nella rivista Social Policies, ripreso anche in Percorsi di Secondo Welfare, dal titolo "La riforma mancata, Cronache del ritardo, deficit e tracce di innovazione nel welfare sociale in Calabria".
È quanto si apprende da un comunicato del comune di Corigliano-Rossano.
Il cammino che si è tracciato e si continua a tracciare nel nostro comune è annoverato tra i «casi atipici, ovvero Ambiti territoriali che, pur in condizioni di contesto avverse, hanno realizzato sistemi di welfare locale e implementato servizi e interventi maggiormente rispondenti alle finalità di tutela e promozione della cittadinanza sociale».
In particolare, l'ex ambito territoriale di Corigliano e quello di Taurianova sono assunti a casi positivamente esemplari come «territori che sono riusciti a introdurre innovazioni nelle politiche socio-assistenziali e nelle prassi del lavoro sociale, in grado di avviare processi trasformativi nel campo dei servizi alla persona, essendo stati capaci di intercettare le opportunità di cambiamento percorribili e di operare delle mediazioni intelligenti con le condizioni sociali ed istituzionali date».
Tale modus operandi prosegue anche nella metodologia adottata nella redazione del Piano di Zona.
«In tal senso - afferma l'assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis - si è formalizzata la collaborazione specialistica col Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Unical e, particolarmente, con la Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche, al fine di giungere all'elaborazione dell'analisi dei bisogni dell'Ambito, sviluppandone un'adeguata conoscenza che permetta di programmare interventi e progettare servizi. Un'analisi ragionata dei bisogni, partendo dai report che i Tavoli Tematici col terzo Settore hanno offerto e da quanto offriranno i prossimi tavoli con gli altri soggetti portatori di interesse, permetterà di individuare il fabbisogno del territorio e di programmare le singole azioni».
«È obiettivo comune della Conferenza dei Sindaci e dell'Ufficio di Piano che il Piano di Zona dell'ATS di Corigliano-Rossano – spiega - sia caratterizzato da obiettivi chiari, quali la personalizzazione degli interventi, l'adozione sociale, la centralità della famiglia, la realizzazione di servizi concreti tesi alla promozione della persona, la cura della qualità della vita, la crescita di una comunità inclusiva e partecipe attraverso la cittadinanza attiva e consapevoli».
Domani, mercoledì 28 aprile, dalle 9 alle 13 si terrà un webinar sul tema: "Fondamenti politico-culturali e dimensione partecipativa nei Piani di Zona: esperienze a confronto" in cui la redazione del Piano di Zona dell'Ambito Territoriale Sociale di Corigliano-Rossano sarà illustrato dalla dirigente comunale Tina De Rosis.