Centri sportivi industriali e aziendali aderisce a Confindustria Cosenza
Di Tillo: «Tutto ciò consentirà di avviare nuove attività e un processo di crescita sociale attraverso la pratica sportiva»
COSENZA - Con l’adesione effettuata attraverso la sede Territoriale di Cosenza, i Centri sportivi industriali e aziendali (Csain) entrano formalmente ed a pieno titolo in Confindustria.
Nel comunicato stampa di Confindustira Cosenza, è stato Amedeo Di Tillo, presidente regionale di Csain Calabria che ha sede legale a Cosenza, a formalizzare personalmente l’iscrizione agli uffici dell’associazione degli industriali dove ha trovato ad attenderlo il presidente Fortunato Amarelli che ha inteso, così, sottolineare l’importanza che il mondo confederale attribuisce al ruolo ed alla funzione dell’ente di promozione sportiva per i lavoratori e per le imprese.
«L’adesione a Confindustria - ha evidenziato il presidente di Csain Calabria - rappresenta un passaggio importante all’interno di un percorso che già in precedenza aveva fatto registrare momenti comuni, iniziative e manifestazioni condivise e che aveva avuto, nella prima edizione del ‘Premio Csain – Unindustria Calabria’, il punto più rappresentativo di una collaborazione dalle solide radici mirata a diffondere i valori e la cultura dello sport nel tessuto produttivo e sociale calabrese».
«Con questa adesione - ha avuto modo di commentare il presidente di Confindustria Cosenza - se da un lato si tende ad ampliare la base associativa allargando gli orizzonti verso forme più attuali ed innovative di welfare aziendale dall’altro si consolida e si rende strutturale un rapporto con lo Csain che da sempre predilige la vocazione aziendale e sociale dello sport inteso ad offrire opportunità e servizi ai lavoratori e alle loro famiglie».
«In questa ottica – ha concluso il presidente di Csain Calabria - l’adesione a Confindustria assume rilievo strategico perché consentirà l’incontro sistematico tra l’esperienza maturata nel tempo e l’entusiasmo che caratterizza le attività sportive, con la sensibilità ed il grado di apertura sociale proprio degli imprenditori, soprattutto in una regione per molti versi difficile come è la Calabria. Tutto ciò consentirà di avviare nuove attività e un processo continuo di crescita sociale attraverso la pratica sportiva ed il connesso patrimonio di valori, di idee e di cultura».