Anche a Morano Calabro arrivano i soldi contro il dissesto: 1 milione per risanare il centro storico
L'Amministrazione De Bartolo destinerà questi soldi al progetto di riqualificazione della zona alta, in località Castello e in piazza Maddalena
MORANO CALABRO - Con decreto del 23 febbraio scorso il Ministero dell’Interno, di concerto con il MEF, ha riconosciuto al Comune di Morano il contributo previsto dall’art. 1, commi 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145., consistente in 999.000 euro, da destinare interamente alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.
La richiesta, con gli elaborati e i dati necessari, era stata inviata dall’Amministrazione De Bartolo al dicastero competente il 15 settembre 2020. I fondi saranno spesi per colmare carenze strutturali nel centro storico, con attenzione alla zona alta dell’abitato, Castello (nella foto) e dintorni, Piazza Maddalena e altre aree particolarmente instabili, che presentano rischio frana o idraulico e, pertanto, bisognose di un’attenzione finalizzata a innescare processi di resilienza del territorio e della comunità.
Compiaciuti per «l’ottimo risultato ottenuto», il primo cittadino Nicolò De Bartolo e il vicesindaco Pasquale Maradei. Ripercorrendo la fase istruttoria, entrambi pongono l’accento sulla «qualità del lavoro di squadra, svolto con serietà e determinazione». Un impegno realizzato in «perfetta sintonia con la struttura amministrativa e, nello specifico, con il nostro Ufficio Tecnico, diretto dall’ing. Domenico Martire».
«Siamo riusciti – riferiscono De Bartolo e Maradei – a intercettare l’importante finanziamento in un periodo storico complesso, segnato da contingenze negative e difficoltà sorte a causa della pandemia e dell’opprimente crisi, sanitaria, economica e sociale, che attanaglia il Paese. Non era facile né scontato rientrare nell’elenco degli Enti ammessi al finanziamento. Questo è per noi motivo di grande soddisfazione. E’ così che raccogliamo anche l’invito delle forze sociali, laiche e non, presenti nel nostro comprensorio e proviamo quotidianamente a trasformarle in valore aggiunto per la collettività locale. Siamo fortemente orientati a costruire ponti con chiunque abbia idee e progetti concreti da proporre. Ed è esattamente in nome di questo principio di partecipazione, ascolto reciproco e collaborazione che continuiamo a indirizzare la nostra azione politica. Utilizzeremo la somma per migliorare la vivibilità e la sicurezza dal punto di vista idrogeologico di quelle fasce di centro storico più precarie. Siamo infatti convinti – terminano Maradei e De Bartolo - che circoscrivendo i fattori di rischio possiamo provare a contenerli. E aumentando, per quanto possibile, il decoro dei luoghi, possiamo riqualificarli, rigenerarli, quindi valorizzarli. Immaginando uno sviluppo che abbia come grimaldello le nostre peculiarità paesaggistiche, architettoniche e culturali da offrire ai tanti turisti e visitatori, ospiti graditi, che scelgono Morano come meta dei loro viaggi».