Corigliano- Rossano, anche la Cgil denuncia le difficoltà del laboratorio analisi dello Spoke
Il segretario generale FP CGIL: «La carenza di personale provoca un carico eccessivo di lavoro che, se protratto nel tempo, può determinare errori o sviste»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il laboratorio analisi del Presidio Ospedaliero di Rossano, che dovrebbe processare 400 tamponi giornalieri, in realtà non è in grado di rispettare tale mole di lavoro. E non perché non ne abbia le capacità, ma per assoluta carenza di personale».
È quanto denuncia Vincenzo Casciaro, segretario generale FP CGIL del comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno. Una situazione complessa quella del laboratorio tamponi dello Spoke cittadino dove, però, proprio stamattina sarebbe emerso anche un problema importante causato dalla fornitura dei reagenti.
Che sia un problema di carenza di personale, o di carenza di reagenti, il risultato non cambia: il laboratorio è in evidente difficoltà, ma dalla Direzione Sanitaria dello Spoke tutto tace. Nessuno dice nulla. Nessuno chiarisce come stanno realmente le cose.
«La FP CGIL Comprensoriale – si legge nel comunicato - da tempo denuncia carichi di lavoro, che gli operatori dei laboratori analisi non possono più sopportare. Già per il ridotto numero di Operatori, siano essi dirigenti medici che tecnici e del comparto, si riusciva con difficoltà ad assolvere alle attività di routine. Aver voluto estendere le attività anche al processamento dei tamponi, è stato un atteggiamento velleitario, che non si è misurato con la vera difficoltà dei laboratori: la carenza di personale».
«Ed ecco che gli operatori – aggiunge - vengono utilizzati in attività di lavoro straordinario, mascherato da pronta disponibilità, per rispondere a quegli impegni che non potranno in alcun modo essere rispettati. Senza il personale necessario, nessun obiettivo infatti potrà essere raggiunto, se non a costo di grossi sacrifici da parte dei Lavoratori addetti; i quali, però, non potranno reggere a lungo».
«Così, - incalza - la FP CGIL Comprensoriale ha deciso di denunciare questo stato di cose, diffidando i Responsabili gerarchici dei laboratori analisi dello Spoke Corigliano-Rossano a limitare le presenze dei Lavoratori ai soli turni di lavoro contrattuali; anche perché un carico eccessivo di lavoro, se protratto nel tempo, può determinare errori o sviste attribuibili soltanto alla stanchezza psico-fisica degli Operatori medesimi. La FP CGIL da mesi sta chiedendo che si eseguano nel laboratorio di Corigliano, gli esami che consentono di rilevare la positività ad infezioni virali. Questo tipo di esame consentirebbe il doppio vantaggio di sfoltire il numero di tamponi da processare, ma anche di poter effettuare il tracciamento dei contagi, che invece si è perso. Su questo però siamo rimasti inascoltati».
«Ma non taceremo sullo stress psico-fisico al quale sono sottoposti i lavoratori dei due laboratori dello Spoke, ai quali vogliamo invece garantire tutela e salvaguardia della salute. Pertanto, qualora non si riporterà a normalità l’attività cui tali lavoratori sono sottoposti, denunceremo all’Ispettorato del Lavoro e agli organi competenti, ogni abuso che dovesse essere ancora perpetrato in materia di lavoro straordinario e turni di lavoro».