Vaccini, appello di Pasqualina Straface: «Aprire postazione a Corigliano per velocizzare la somministrazione»
L'ex Sindaco della città di Corigliano propone una soluzione per risolvere il caso vaccini che sta imperversando in Calabria
CORIGLIANO-ROSSANO - «Finalmente ci siamo. I vaccini, anche in Calabria, sono arrivati, e quindi non resta altro che velocizzare l’iter per la loro somministrazione, inizialmente agli operatori sanitari, a medici e infermieri in trincea nei nostri ospedali, poi agli anziani e ai soggetti più “fragili”, e via discorrendo così come da cronoprogramma per garantire una graduale copertura totale a tutte le fasce della popolazione. I dati attuali, purtroppo, non sono per nulla confortanti: la nostra regione è l’ultima in Italia, con una percentuale pari all’11,4%, con 2924 vaccini somministrati su 25630 dosi consegnate. Si rende pertanto opportuno avviare un’organizzazione seria, poiché siamo in piena pandemia».
È quanto dichiara l’ex sindaco di Corigliano, Pasqualina Straface, rappresentante del Movimento del Territorio, in merito alla questione vaccini e alla necessità di migliorare l’organizzazione della somministrazione di questo importante antidoto al Covid-19 per tutelare la popolazione.
«In tale ottica, rivolgiamo un appello al commissario straordinario della sanità calabrese, dottor Guido Longo, ai preposti vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, nonché all’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano affinché si faccia portavoce di tali istanze provenienti a giusta ragione da larghi strati della comunità; appello finalizzato alla necessità di velocizzare la procedura di somministrazione dei vaccini con l’apertura di un’altra postazione sul territorio della nostra città, e in particolare sull’area urbana di Corigliano considerato che su quella di Rossano ne esiste già una, coinvolgendo anche i medici e gli infermieri che hanno già aderito alla richiesta di reperire personale sanitario e infermieristico di supporto alla grande ed importante campagna vaccinale. Così facendo – prosegue Straface – si andrebbe a determinare un notevole input a questo processo, utile per fronteggiare l’avanzata dell’emergenza epidemiologica in atto e garantire in modo celere ed efficace la salute di tutta la popolazione locale».