Emergenza Covid, l'USB chiede la proroga della sospensione delle attività dei tirocinanti
La segreteria regionale del sindacato chiama in causa l'assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso: «Serve un sostegno la reddito per questi lavoratori»
CATANZARO - Lo scorso 6 novembre il Dipartimento Lavoro, Sviluppo Economico, attività Produttive, Turismo della Regione Calabria ha comunicato la sospensione dei Tirocini di Inclusione Sociale, ex mobilità in deroga, presso Enti Pubblici e Privati, Giustizia, Miur e Mibact, a causa dell’alto rischio epidemico che si registrava in Calabria. La stessa Regione Calabria precisava che gli enti ospitanti avrebbero potuto riattivare le attività di tirocinio solo dopo apposita autorizzazione regionale.
«Tra due giorni - incalza oggi la segreteria regionale dell'Unione Sindacale di Base - i tirocini saranno riattivati. Cosa è cambiato rispetto allo scorso mese di novembre? la situazione epidemiologica è ancor più grave, si prevede una ulteriore crescita dei contagi nelle prossime settimane e in Calabria il quadro è estremamente critico a causa della debolezza del sistema sanitario, frutto della sistemica mala gestione della politica locale».
«Le amministrazioni comunali, presso le quali prestano servizio una gran parte dei tirocinanti, quali misure di sicurezza hanno adottato? Fino ad ora c’è stato immobilismo, nessun tipo di prevenzione, di dispostivi di sicurezza individuale e sanificazioni degli ambienti nemmeno l’ombra. Tutto lasciato alla coscienza dei lavoratori e delle lavoratrici. Con l’attuale divisione del paese in zone, la Calabria rimarrà probabilmente zona arancione, quindi gli spostamenti tra comuni saranno permessi per motivi di lavoro. Perché in questo caso ai tirocinanti viene concesso di spostarsi, considerandoli lavoratori, ma al momento dei pagamenti tornano ad essere “personale in formazione”?»
«Alla luce di tutto ciò - conclude la nota - l’assessore Fausto Orsomarso dovrebbe, già nelle prossime ore, attivarsi affinchè la sospensione dei tirocini sia prorogata e allo stesso tempo sia riconosciuto un ulteriore sostegno economico straordinario a tutti i tirocinanti calabresi, molti dei quali monoreddito e con condizioni economiche familiari estremamente difficili. Non c’è tempo per rinviare ulteriormente la decisioni, bisogna tutelare la sicurezza fisica ed economica dei tirocinanti».