Castrovillari: la lettera del sindaco Domenico Lo Polito per San Giuliano
Le ricorrenze del Patrono della Città e del Giorno della Shoah, “fattori di forza” in un Tempo di pandemia e smarrimento
CASTROVILLARI - La ricorrenza del Patrono della città di Castrovillari, San Giuliano, quest’anno si vivrà in modo del tutto diverso perché immersa, anch’essa, in quella pandemia che relega ciascuno tra comportamenti vigili e distanziati.
Un momento che condivideremo, pure, con ciò che fa vibrare tante umanità nel Giorno in cui si fa memoria della Shoah: il cosiddetto sterminio degli "indesiderabili", bisognoso anch’esso di prossimità, che Oggi, purtroppo, non potrà essere compiuto come si dovrebbe.
Entrambi sono Occasioni che aiutano a far riflettere su quello che stiamo vivendo, impreziosito, sempre, dalle nostre persone, ancora Testimoni di religiosità e valori di un’esistenza provata dal Covid-19 ma desiderosa di ritornare alla vita di relazione.
È con questi sentimenti di appartenenza che ci apprestiamo a tali appuntamenti, i quali, con sobrietà, cercheranno di scuoterci in questo Tempo riproponendo contenuti e gesti che abbiamo dato, spesso, per scontati e, comunque, indeboliti da un nichilismo che, indisturbato, per i nostri comportamenti, s’insinua tentando di tutto per renderci indifferenti dinanzi a ciò che di buono pone la realtà tra di noi.
Una sfida che ripropone questo periodo, e che gli istanti del 27 gennaio rilanciano nella nostra comunità a partire dal presupposto che possiamo fare della dignità, che Ci connota, uno strumento ancora più forte per prendere consapevolezza di quella #Tensione# che sorprende continuamente nel quotidiano creando cose che non immaginavamo affatto.
Ecco perché abbiamo bisogno di fatti che risveglino e ripresentino, in modo inequivocabile, il cammino che stiamo effettuando.