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Laghi di Sibari, la burocrazia rallenta mentre il mare avanza: di nuovo occluso il Canale degli Stombi

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CASSANO JONIO - Alla foce dello Stombi si è creato un atollo di sabbia: il solito tappo che non consente di accedere alla storica e prestigiosa darsena dei laghi di Sibari.

È una storia infinita alla quale nessuno, fino ad oggi, riesce a porre un limite e soprattutto a dare una soluzione, nonostante la buona volontà (almeno a parole) dei diversi enti coinvolti: dalla Regione Calabria al Comune passando per i diversi enti che hanno competenze sul canale.

Di recente è stata acquista una nuova benna dragante, fornita di pontone, per superare una volta per tutte la questione dell’insabbiamento ma un papocchio tutto burocratico infilato in un infinito dedalo di autorizzazioni e pareri (leggi anche Sibari, il Canale degli Stombi rimane insabbiato nel dedalo della burocrazia) ancora non l’ha resa funzionante e operativa.

Intanto il tempo passa, la natura fa il suo corso, la stagione invernale avanza ed il mare fa il suo lavoro: stamattina il canale degli Stombi si presentava come nella foto di copertina. In fumo tutto il lavoro compiuto dal Consorzio di Bonifica bacini dello Jonio che in queste settimane, per tamponare l’avanzata di detriti e sabbia spinti dalle mareggiate ha solo potuto muovere un po’ di terra per consentire il deflusso delle acque. Ma a quanto pare questa attività è servita a poco, anzi – con molta probabilità, come sostiene sui social qualche cittadino navigato dei laghi – non ha fatto altro che peggiorare le cose.

Abbiamo contatto il sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, che proprio stamani era a Catanzaro a Palazzo Santelli proprio per velocizzare le procedure. Scrivevamo qualche giorno fa che per mettere in moto la draga c’è bisogno di due certificazioni: quella di valutazione e quella di incidenza e impatto ambientale (Vinca e Via)

«Nel 2019 – dice il primo cittadino di Cassano nel cui comune ricade l’intera area di Sibari – il Comune aveva chiesto l’autorizzazione per la movimentazione di 90mila metri cubi di sedimenti marini con relativo ripascimento della costa». Ma solo dopo quasi due anni, però, gli uffici comunali vengono a conoscenza della necessità del parere Vinca e Via e «io – precisa prontamente Papasso – ho subito presentato la richiesta per l’ottenimento di queste due certificazioni».

Nel frattempo, dicevamo, la natura ha fatto il suo corso e con il perdurare delle continue mareggiate «il canale si è insabbiato e ho chiesto al Consorzio di Bonifica – aggiunge il sindaco - di intervenire per garantire il deflusso delle acque. In questo momento sono in regione per essere autorizzato ad una nuova movimentazione di terreno e capire se posso fare qualche altro intervento, con il supporto tecnico del Consorzio, ma al momento posso garantire solo il deflusso delle acque. Non possiamo agire – conclude – oltre le regole. Dobbiamo attenerci a quello che dice la legge».

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.