Sibari, il Canale degli Stombi rimane insabbiato nel dedalo della burocrazia
La via d'accesso dal mare dei Laghi di Sibari è di nuovo occlusa nonostante sia stata acquistata (per 250mila euro) una benna dragante che rimane ancora inutilizzata. Servono una serie di autorizzazioni.
CASSANO JONIO - Parole, discussioni, polemiche, soldi (tanti soldi) spesi e intanto il Canale degli Stombi, la bocca d’accesso ai Laghi di Sibari, continua a rimanere insabbiato. L’ultima mareggiata di appena dieci giorni fa ha ostruito nuovamente l’ingresso alla darsena che al momento non è più navigabile. Tutto questo mentre giace ferma, in attesa di utilizzo, una benna dragante acquistata poco meno di due anni fa. Una macchina che potrebbe risolvere definitivamente l’annoso problema dell’occlusione del canale ma che, anche in questo caso, viene tiene tenuta spenta per colpa del burocrazia.
Un dedalo di autorizzazioni e competenze nel quale sembra essersi persa persino la polemica politica. Sta di fatto che neanche un granello di sabbia può essere dragato se prima non verranno rilasciate la Via e la Vinca, autorizzazioni mai richieste per gli interventi precedentemente eseguiti e mai richieste, neanche questa volta formalmente e per iscritto dalla Regione.
«Ne siamo venuti a conoscenza – aveva detto nei giorni scorsi il sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso – quasi per caso. Trattandosi, però, di questioni relative all'ambiente, bisogna essere attenti e prudenti. Intervenire senza le prescritte autorizzazioni, potrebbe comportare l'intervento delle autorità giudiziarie e portare addirittura ad un sequestro, che nessuno di noi auspica. Nessun ritardo è addebitabile al Comune di Cassano».
Domani partono la procedure per Vinca e Via
Intanto domani (mercoledì 2 dicmebre) tutti gli atti necessari per la Vinca e la Via saranno consegnati in Regione. Nessun ripensamento rispetto alla convenzione sottoscritta e alla volontà, quindi, di far utilizzare il pontone dragante all'Associazione Laghi di Sibari. Già, perché quell’enorme macchinario acquistato per tenere libero il passaggio ai laghi, dovrà essere gestito dall’AssoLaghi, che ne è in possesso ma non ha le autorizzazioni necessarie per riaccendere i motori e farlo funzionare. Gli intoppi burocratici dovevano essere risolti in un incontro con l'associazione stessa, purtroppo rinviato per cause impreviste ma che verrà recuperato in seguito.
Ma sulla vicenda del Canale degli Stombi è intervenuto anche il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, fautore negli anni scorsi, insieme all’attuale assessore regionale all’Agricoltura e al Lavoro, Gianluca Gallo, di una legge che nel 2018 consentì proprio alla Regione Calabria di acquistare la benna dragante per un costo di 250mila euro.
Le accuse di Mimmo Bevacqua
«Oggi – ha rimbrottato Bevacqua – è semplicemente inaccettabile che si metta in pericolo quanto prodotto. Spero davvero non vi sia stata una inerzia amministrativa locale nella presentazione di certificati ambientali (Vinca e Via) richiesti sin dal mese di luglio. Sarebbe interessante, inoltre, capire quali azioni e controlli ha messo in campo l’Associazione Laghi di Sibari che, nella persona del suo presidente Guaragna, ha firmato lo scorso gennaio con il Comune di Cassano apposita convenzione per la gestione del Pontone dragante».
Una precisazione, questa, che ha suscitato la risposta di AssoLaghi. Che ha rispedito al mittente tutte le accuse. In questo momento, infatti, la draga non è stata formalmente trasferita all'Associazione perché la convenzione sottoscritta con il Comune di Cassano Jonio lo scorso gennaio non è ancora entrata nella fase operativa.
Probabilmente Bevacqua non era aggiornato sul fatto che la convenzione, in sostanza, sia ferma al palo proprio per la mancanza di autorizzazioni di valutazione di incidenza e impatto ambientale (Vinca e Via).