Cariati: Comune, scuola e associazioni omaggiano l'artista Maurits Cornelis Escher
Il Sindaco: «Cooperazione virtuosa per valorizzare e promuovere la storia, l'identità e la cultura di un territorio»
CARIATI – «Se dovessi decidere oggi l'immagine di copertina di un libro destinato alla promozione più intelligente ed esperienziale della nostra regione sceglierei quell'istantanea del 21 maggio 1930 in cui il famoso incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher si affaccia, evidentemente ammirato e stupito, da una delle otto torri sullo jonio della cittadella bizantina di Cariati; in particolare dalla torre del Pilè o dell'Annunziata, una delle due pentagonali di una cinta muraria che a distanza di circa 1000 anni dalla sua prima realizzazione rappresenta a tutt'oggi l'unico esempio di fortificazione di tal tipo ancora esistente in Calabria».
È quanto ha dichiarato il Sindaco Filomena Greco intervenendo questa mattina (lunedì 21) alla cerimonia di inaugurazione della targa in ricordo del passaggio dell'Artista da Cariati avvenuta il 21 maggio 1930 nell'ambito del progetto condiviso dall'Amministrazione Comunale con l'Istituto d'istruzione superiore LS - IPSCT - IPSIA – ITI e l'associazione Studio d'Arte Mistral, rappresentati, rispettivamente dal professore Caruso e da Giuseppina Torchia. Ringraziando anche il professore Domenico Liguori, il Primo Cittadino ha colto l'occasione per sottolineare la forza della cooperazione virtuosa tra il mondo dell'associazionismo, della scuola e delle istituzioni per la valorizzazione e promozione della storia, dell'identità e della cultura di un territorio.
«Lo stupore è il sale della terra. In questa che era una delle affermazioni frequentemente attribuite ad Escher e spesso usate anche come titolo delle innumerevoli e prestigiose mostre dedicate al matematico e artista, immaginifico e austero, solitario eppure estremamente popolare, ispiratore di creativi di ogni generazione – ha aggiunto il Sindaco - risiede non soltanto tutta la sua forza espressiva ma forse anche l'aggancio più viscerale e poetico del genio con le geometrie naturali e culturali delle millenarie contaminazioni della nostra terra».
«Quello di Escher, uno degli ultimi grandi ed illustri viaggiatori in Calabria a partire dall'aprile del 1930 (durante la sua permanenza in Italia dal '22 al '30 del secolo scorso) è stato e resta, infatti, uno degli omaggi più importanti alla straordinaria ricchezza e forza di marcatori identitari distintivi che eredita e conserva e – aggiunge – di cui ancora dispone questa terra. E le otto torri sullo jonio di Cariati, nell'ambito della importante eredità di xilografie ma anche di fotografie frutto e testimonianza di quel suo viaggio cruciale nella nostra regione, sono di fatto tra le co-protagoniste in quello che può essere considerato, oltre ogni altra valutazione artistica di Escher, un vero e proprio manuale sulla capacità evocativa, simbolica ed attrattiva dell'identità».
È con questo approccio che l'Amministrazione Comunale, in una cornice più generale di attenzione ed impegno alla valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale ed alla comunicazione strategica dei propri marcatori identitari distintivi nei mesi scorsi ha deciso di fare dell'ispirazione di Escher e, iconicamente, della sua bellissima affacciata prospettica dalla cittadella uno dei valori aggiunti di un più ampio progetto di riqualificazione, rivitalizzazione e rilancio della cinta muraria e dell'intero perimetro del centro storico. All'interno, infatti, del progetto molto articolato, di formazione e marketing territoriale, presentato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo e denominato Otto Torri sullo Jonio: La Cittadella Fortificata Del Futuro.
«Fabbrica del pensiero meridiano e del turismo esperienziale ed eco sostenibile, abbiamo previsto – conclude - anche una installazione luminosa, chiamata Nuova Luce sulla Cittadella. La Visione di Escher, finalizzata a ricostruire simbolicamente la storica visita e l'affaccio di Escher dalla torre del Pilè. Per queste ragioni siamo non soltanto soddisfatti e contenti dell'attenzione messa in campo dalla vostra istituzione e comunità scolastica su questa pagina importante della nostra storia cittadina e regionale ma, complimentandoci con i docenti e gli studenti, come Amministrazione Comunale ne sosteniamo convintamente le finalità condivise, garantendo sin da ora massima disponibilità a proseguire e rafforzare con nuove ed ulteriori iniziative questo percorso di riappropriazione delle proprie radici e del proprio futuro».