Un coriglianese per la finale di Coppa Italia Milan-Bologna
Giovan Battista Sisca, cresciuto all'ombra del Castello ducale, è il medico sociale del Bologna FC: «Corigliano è casa, è dove c'è la famiglia, gli affetti più cari, i ricordi che mi legano ai miei genitori, cosa ci può essere di più intenso»

BOLOGNA - Finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, in programma all'Olimpico di Roma il 14 Maggio, ci sarà un concittadino di Corigliano-Rossano a contendersi l'ambito trofeo nazionale. Il medico sociale del Bologna Fc è infatti Giovan Battista Sisca, nato a Cosenza nell'ottobre del 1963 ma vissuto a Corigliano in gioventù.
Il medico rossoblù, laureatosi in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Bologna nel 1991, partito dal Basket, passato poi al calcio ed all'Imolese nel 2000, nell'anno successivo è entrato a Casteldebole come medico sociale della primavera rossoblù. Dal 2002 stabilmente in prima squadra, incarico che ricopre tutt'ora.
Fatta eccezione per una prestigiosa parentesi nell'As Roma nella stagione 15/16, dal 22/23 Sisca, oltre ad essere Case Manager dell'Isokinetik di Bologna, è il Responsabile Sanitario della formazione del presidente Saputo.
Una stagione esaltante, ma è doveroso fare un passo indietro e parlare della Champions e di quanto sta facendo la squadra bolognese: «Viviamo un ottimo momento, ma impossibile non andare con la mente alla scorsa stagione. Un campionato bellissimo, emozionante, conclusosi con un posizionamento difficile da pronosticare. Quest'anno, con umiltà ed organizzazione la squadra ha lavorato con fiducia, e finora i risultati sono altrettanto entusiasmanti. Ma viviamo alla giornata concentrandoci su una gara alla volta».
In città ormai da mesi è febbre Bologna. Ancora Sisca : «Sono qui da molto tempo ormai, abbiamo vissuto stagioni complicate, certamente ora la città partecipa tantissimo, ci spinge, è tutto molto bello. Si respira un'aria elettrica che ci da una forte spinta emotiva. Ma proprio in questi momenti bisogna cercare il più possibile di essere lucidi e lavorare al meglio con i piedi per terra».
Ora la finale contro una tra le squadre più titolate al mondo, l'Ac Milan. Un'emozione nell'emozione, ancora il medico con la passione per lo sport : «È un percorso che parte da lontano, siamo al termine di una stagione indimenticabile, comunque andrà a finire. Le gare di Coppa Campioni, il cammino in Coppa Italia, giocarsi un torneo così importante contro una delle squadre che han fatto la storia del calcio, tutto bellissimo».
Un passaggio, immancabile, sulle origini, Corigliano e Cosenza nel cuore : «Corigliano è casa, è dove c'è la famiglia, gli affetti più cari, i ricordi che mi legano ai miei genitori, cosa ci può essere di più intenso. Cosenza è gli studi liceali, il San Vito, i sogni di un adolescente innamorato dello sport e del Cosenza. Credimi, non ho il tempo durante le mie giornate di fermarmi a pensare, ma a volte guardo indietro e penso a quanta passione mi ha spinto fin qui. Rifarei tutto, con la stessa voglia di apprendere e di vivere appieno ogni esperienza».
Il carattere e le trovate di Mazzone, la battaglia contro il male seguita da vicino con Sinisa Mihajlovic, la semplicità e l'amicizia vera con Beppe Signori, e tanti altri personaggi ed aneddoti che ci vorrebbe un libro, anzi un film bellissimo fatto di emozioni incredibili con i grandi del calcio.
Ma ora testa alla finale, in bocca la lupo Dottore, facciamo il tifo per te. - di Matteo Monte