“U tatarannu” dei pescatori. Il nuovo murale nel borgo marinaro di Schiavonea
Un vero e proprio omaggio alla “gente di mare” che vive in questa area urbana, non più periferia di una grande Città, ma cuore pulsante di un rinnovamento culturale, civile ed ecologico
CORIGLIANO-ROSSANO – Un ragazzo che a braccia tese se ne sta in piedi sulla sua barca in mezzo al mare con lo sguardo rivolto a un’alba nuova carica di promesse. Una barca di carta, tanto fragile quanto potente, perché su quel foglio il giovane ha scritto in gran segreto i suoi sogni e le sue speranze.
E sopra questa scena campeggia il volto di un marinaio solcato dal tempo che in quelle onde vede tutta la sua vita passata. Il volto di quello che potrebbe essere un nonno, un lavoratore, un uomo del mare: “U tatarannu” dei pescatori.
Sono, questi, due dei protagonisti del nuovo murale di quasi 100 metri quadri che campeggia sulla facciata di casa Curatolo nel cuore del borgo marinaro di Schiavonea nato dalla abile mano dell’artista Claudio Chiaravalloti su iniziativa dell’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti”.
Un disegno che racconta una storia dove passato, presente e futuro si intrecciano in quello che vuole essere un vero e proprio omaggio alla “gente di mare”.
Un’opera che si inserisce in un quadro più ampio di rivalutazione e decoro cittadino «perché la città è nostra e ce ne dobbiamo prendere cura, ricordando anche quella che è stata la sua storia, le sue ferite e la sua voglia di rinascere» rivela con la voce tremante dall’emozione Bina Curatolo.
È con questa volontà di riscatto che nel 2019 è nata l’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti” che punta alla riqualificazione e rigenerazione urbana delle due aree della Città.
«La street art è solo una parte di questo progetto – ci dice Mario Martilotti vice presidente dell’associazione – vogliamo vivere in pieno il nostro borgo e farlo rinascere allo splendore di un tempo. Non più periferia di una grande Città, ma cuore pulsante di un rinnovamento culturale, civile ed ecologico. Noi abbiamo la speranza di poter cambiare le cose, e già solo questo sentimento è qualcosa di positivo che ci spinge a fare sempre di meglio per la nostra Città. Coltiviamo il bello perché Schiavonea sia come il gabbiano che “più in alto vola, più vede lontano”».
Ma questo murale ha tanto altro da raccontare… dettagli che scopriremo solo alla fine della sua realizzazione quando, ammirandolo nella sua interezza, potremo apprezzarne ogni particolare, ogni simbolo, ogni sfumatura.