Terminato il murale… compaiono i sei delfini: per ricordare chi non c’è più
Completato l’ultimo murale realizzato a Schiavonea compare un dettaglio carico di significato, realizzato in ricordo dei pescatori Curatolo che persero la vita nella tragedia del 1974
CORIGLIANO-ROSSANO – Avevamo già raccontato la parte iniziale dell’ultimo murale realizzato dall’artista Claudio Chiaravalloti su iniziativa dell’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti” nel borgo marinaro di Schiavonea (leggi QUI).
Oggi, a opera conclusa, scorgiamo un nuovo essenziale dettaglio carico di significato. In quel mare limpido e quieto si vede una barca e sei delfini che nuotano assieme verso l’alba di un nuovo giorno.
Nell'iconografia cristiana questo mammifero marino rappresenta l'anima che giunge nel porto della salvezza attraverso le acque dell'esistenza. In quest’opera ogni delfino è legato ad un’anima particolare. Uno per ogni membro della famiglia Curatolo che perse la vita nell’immane tragedia che colpì la comunità di Schiavonea il 31 dicembre del 1974.
In mare, in quella terribile notte, persero la vita dodici pescatori. Alcuni poco più che adolescenti. «Far dipingere sul nostro muro quei sei delfini è stato come riportarli a casa» spiega Bina Curatolo. «Vogliamo che quest’opera sia un omaggio a loro, al ricordo di chi non c’è più, ma vive comunque nei nostri cuori. Non qualcosa di triste, ma di solenne. Perché nessuno dimentichi la loro storia».
In quest’ottica il murale assume tutto un altro significato. Quel volto di pescatore potrebbe essere il viso invecchiato di chi non ha avuto la fortuna di diventare anziano accanto ai suoi cari, ma ha visto cancellare i suoi sogni quasi cinquant’anni fa mentre ancora era un ragazzo pieno di speranze e aspettative.