12 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi
11 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno
11 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
6 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
9 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
7 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio
8 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
8 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
10 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce
7 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula

Dopo il disastro Černobyl' Rossano accolse i bimbi bielorussi malati di leucemia

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Il 26 aprile di 35 anni fa avvenne il disastro di Černobyl'. Il più grave incidente nucleare civile mai verificatosi nella storia dell’umanità. Gli strascichi dolorosi di quel nefasto evento si ebbero sulla natura e sull’uomo per diversi anni. Ma a questo triste capitolo della storia è legata anche una vicenda di solidarietà, amore e umanità che ha avuto luogo proprio a Corigliano-Rossano.

Non tutti sanno, infatti, che proprio nella cittadina dell’alto Jonio calabrese, nell’allora Rossano, nel 1994 vennero ospitati cento bimbi bielorussi che, in seguito alle esposizioni alle radiazioni, si erano ammalati di leucemia.

L’iniziativa solidale era stata lanciata dal docente ed ex sindaco della Città, Franco Filareto assieme alla Chiesa Avventista del settimo giorno.  L’intento era garantire una breve “parentesi salutare” per i piccoli ammalati, che in tal modo avrebbero potuto beneficiare di un ambiente più salubre e a una dieta ricca di vitamine (quale quella mediterranea).

I piccoli vennero ospitati nel Camping Pitagora per un mese e, in quella occasione, la Città tutta si mobilitò. Venne fuori il vero spirito solidale dei cittadini rossanesi che non si tirarono indietro, anzi, ognuno con le proprie risorse e i propri mezzi fece qualcosa per i bimbi bielorussi.

Prezioso fu anche il sostegno della diocesi di Rossano-Cariati, allora guidata da Monsignor Andrea Cassone, ma tante, tantissime, furono le famiglie che si misero a completa disposizione per ospitare nelle loro case i piccoli ammalati. Alcuni fecero perfino richiesta di adozione permanente.

Ma la gara di solidarietà era ormai in moto, come un circolo virtuoso che una volta innescato genera una catena di eventi positivi. Furono diversi i supermercati che fornirono gratuitamente i generi alimentari necessari per i bambini, così come le aziende di autotrasporti della Città che diedero disponibilità per il trasporto dall’aeroporto di Roma (dove sarebbero atterrati i piccoli ospiti) fino a Rossano e viceversa.

Una bella pagina di solidarietà della storia cittadina che vale la pena ricordare e far conoscere. È importante dare risalto ai gesti di generosità che nascono proprio nei momenti più difficili.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.