1 ora fa:A Caloveto sarà possibile rinnovare l'esenzione ticket. Ecco quando
4 ore fa:Montegiordano in festa per la XII edizione della Sagra dei piselli e delle fave
25 minuti fa:Referendum su lavoro e cittadinanza, Cgil: «Potrebbe cambiare la vita per 4milioni di lavoratori e 2milioni di stranieri»
2 ore fa:Ermanno Quintieri è pronto a debuttare nel campionato "Porsche Sprint Challenge Suisse"
2 ore fa:Tutto pronto a Crosia per la Festa del Rifugiato
55 minuti fa:Bisogni educativi speciali, in Calabria la scuola sarà ancora più inclusiva
3 ore fa:Comunità rumena al voto a Co-Ro, malcontento per la sede elettorale indicata dal Comune: «Irraggiungibile»
1 ora fa:Amministrative Cassano, c'è un altro candidato a sindaco: Antonello Avena
2 ore fa:Lungomare unico e Parco Urbano a Insiti, approvato il nuovo piano delle opere pubbliche a Co-Ro
3 ore fa:Installato a Pietrapaola un Atm Postamat di ultima generazione

Nella storia di Corigliano scorre anche un po' di sangue giudaico

1 minuti di lettura

di Giulio Iudicissa

C’è un po’ di sangue giudaico nella storia di Corigliano, se è vero che un bel nutrito numero di Ebrei, già nel corso del 1200, favoriti dalle Costituzioni Melfitane di Federico II, si stabilì in paese, occupando pacificamente un'area, quella che dal castello digrada verso il fiume Coriglianeto, ed organizzandosi in essa, secondo i costumi della propria tradizione.

Nella loro Giudecca, questo il toponimo che i testi tramandano, attuale via Addolorata e zona sottostante, quegli Ebrei vissero indisturbati, né ricevettero restrizioni, almeno fino ad un certo punto.

Intelligenti e fattivi, aprirono decine di botteghe e furono banchieri, quando ancora le banche non c’erano, ed ancor più, commercianti ed artigiani.

Si distinsero, soprattutto, nel campo dei tessuti e nella farmacopea, insegnando non poco ai locali, che nel settore erano poco provveduti.

I segni della loro presenza si  mantennero nei secoli ed alcuni giungono fino a noi: ancora oggi, presso qualche famiglia, nel tempo di Pasqua, si prepara ‘u panattàsimi, il “pane azzimo”, tipico della cultura dei nuovi arrivati, e sulla bocca dei ragazzi s’ode il verbo gabbuliari, per dire “prendere in giro".

Si integrarono, dunque, abbastanza presto e bene ed alcune loro famiglie, come quelle dei Della Cananea e dei Tricarico, acquistarono nel tempo una posizione preminente.

Se per Corigliano questo fu un periodo di crescita - si contarono, infatti, 3700 abitanti - un impulso, di certo, lo diedero anche quegli Ebrei.

foto in copertina: Particolare del quartiere Giudecca a Corigliano centro storico (di Nicodemo Misiti)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.