Rossanese: un anno tra sogni, cadute e orgoglio rossoblù
Dalla cavalcata playoff al presente difficile: passione, identità e speranza accompagnano il cammino verso il 2026
CORIGLIANO-ROSSANO- È stato un anno intenso e carico di emozioni quello vissuto dalla Rossanese, un percorso fatto di passione, cuore, vicinanza alla propria gente, ma anche di delusioni e scelte progettuali che hanno segnato il cammino rossoblù. Il 2025 si era aperto con una Rossanese protagonista nel campionato di Eccellenza, capace di tenere testa fino alle ultime giornate alla Vigor Lamezia, ricalcando quanto di buono fatto nella stagione precedente.
Entusiasmante la cavalcata nei playoff, culminata con i successi contro Soriano e Paolana, prima dell’amara sconfitta contro il Real Normanna, autentico squadrone campano poi promosso in Serie D. Un epilogo doloroso, ma che non ha cancellato quanto di positivo era stato costruito.
In estate la società guidata dal presidente Abbruzzese ha provato a rilanciare con colpi di assoluto valore, su tutti gli innesti di Fioretti e Cosenza. Qualcosa, però, non ha funzionato come previsto all’interno del gruppo allenato da mister Luca Aloisi, ritrovatosi invischiato – e lo è tuttora – nella lotta per non retrocedere.
Ciò che non è mai mancato, però, è lo spirito di una società che ha sempre dato il massimo per riportare in alto i colori rossoblù, così come il sostegno di una tifoseria presente anche nei momenti più delicati. Uscire dal tunnel in questo finale di 2025 e intravedere la luce nel 2026 è l’obiettivo comune, con il desiderio di rivedere la Rossanese protagonista nel massimo campionato regionale.
Attualmente i rossoblù occupano una posizione di metà-bassa classifica: 15 le partite disputate, con 5 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte. Gli ultimi due successi, contro Cittanova e Rosarno, però, alimentano la speranza e lasciano intravedere segnali incoraggianti.
C’è ancora tanta strada da fare, ma anche tanta passione e una voglia autentica di riscatto. Perché a Rossano il rossoblù non è solo un colore: è un’identità, tatuata sulla pelle, che spinge a credere sempre in un futuro da protagonisti.