16 ore fa:Anche lo sviluppo del nord-est passa dallo stop ai fondi europei e più forza a FinCalabra
Adesso:Tornano a Co-Ro i festeggiamenti in onore di San Nilo: tre giorni di festa, tradizioni e sapori
3 ore fa:La statua di San Pio torna a proteggere il Compagna
30 minuti fa:I nuovi poveri? Sono quelli che pagano le tasse!
6 ore fa:Giornata Niliana 2025: San Nilo tra storia, spiritualità e modernità
4 ore fa:Il Festival Vivaldi rivive nel Pollino: tre concerti tra castelli, abbazie e chiostri
2 ore fa:Elezioni regionali, Garante delle persone con disabilità: «Sia garantito il diritto al voto»
3 ore fa:Sanità, Tavernise (M5S) all'attacco: «Occhiuto fallisce anche da commissario»
1 ora fa:Prevenzione e diritto alla salute, Straface: «In questi anni tanti importanti risultati»
1 ora fa:Lo scautismo adulto tra formazione e servizio: due giorni di riflessione al santuario di Santa Maria delle Grazie

Corigliano-Rocca di Neto, il match segnato dall’infortunio di Gianluigi Otranto

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Non sono stati i gol di Pizzoleo, Liguori e Vaccaro a restare maggiormente impressi nella memoria dei tanti spettatori accorsi, ma il brutto infortunio al portiere ospite Gianluigi Otranto, che ha costretto a una lunga sospensione della partita. Un episodio che ha emozionato e preoccupato tutti, gestito con grande sportività dal pubblico, capace di applaudire e incoraggiare l’estremo difensore al momento della sua uscita dal campo.

Il calcio, si sa, a volte regala momenti difficili. Quello di domenica è stato un normale scontro di gioco, senza condotte pericolose né scorrettezze: la sfortuna ha voluto che ad avere la peggio fosse proprio Otranto G. In quei frangenti concitati, il fratello Alessandro, visibilmente scosso e colpito dall’accaduto, non ha saputo trattenere il nervosismo ed è stato espulso dall’arbitro: un gesto più emotivo che polemico, comprensibile data la situazione. Nessun attrito con la tifoseria di casa, solo momenti particolari, con il familiare a terra dolorante.

A fine gara, i due allenatori hanno sottolineato sportività e valori umani. Alberto Aita, tecnico del Corigliano, ha allungato il discorso ricordando come:
«È stata una gara equilibrata e anomala per la lunga sospensione, che ha tenuto col fiato sospeso le centinaia di spettatori presenti. Un risultato incerto fino all’ultimo, con giocate spettacolari e un Corigliano che, tutto sommato, ha meritato i tre punti. Nei primi venti minuti, prima dell’infortunio, si era vista una squadra ordinata e ben messa in campo: quello è lo spirito che dobbiamo continuare a coltivare».

Dall’altra parte, mister Bruno Caligiuri ha evidenziato la correttezza delle due squadre e l’importanza di sottolineare la vicinanza umana in momenti così delicati: «La salute di un ragazzo viene prima di qualsiasi risultato. L’applauso del pubblico è stato il segnale più bello».

La redazione si unisce agli auguri di pronta guarigione: un grande in bocca al lupo a Gianluigi Otranto, con la speranza di rivederlo presto in campo. Il calcio, ancora una volta, ha ricordato che prima dei risultati contano il rispetto, la solidarietà e lo spirito sportivo.

Matteo Monte
Autore: Matteo Monte

Avvocato e giornalista. Da sempre appassionato di comunicazione, tra radio, televisione e carta stampata. La Provincia Cosentina, Il Piccolo, Calabria Ora, il Quotidiano del Sud, le esperienze sulla carta stampata. In tv conduttore ed ideatore per Telelibera Cassano di diverse trasmissioni sportive e non solo, Maracanà su tutte. Le passioni, la musica di Rino Gaetano, la Lazio, l'analisi tattica nel calcio ed i racconti di Jeffery Deaver.