La bolgia Rossanese: nella sfida contro il Real Normanna si prevede record storico di presenze
Lo "Stefano Rizzo" come la "Bombonera" in occasione della semifinale playoff nazionale di Eccellenza. Botteghini quasi sold-out. E i Boys tirano la volata: «Il Rizzo sarà un inferno rossoblu»

CORIGLIANO-ROSSANO – C’è un vento caldo che soffia forte sulla città, viene dal mare: sembra Scirocco. È un vento che muta con colori, cori e battiti del cuore. È la passione che in questi giorni ha travolto il versante bizantino della terza città della Calabria. Domenica, alle 16, quel vento girerà in Libeccio: diventerà tempesta.
Se in campo, tra Rossanese e Real Normanna, scenderanno in undici, sugli spalti si preparano a farsi sentire in migliaia: protagonisti assoluti, come sempre, gli ultras.
In un mondo che spesso guarda con pregiudizio il tifo organizzato, resta invece sotto gli occhi di tutti una verità: oggi, a Corigliano-Rossano, il più autentico centro di aggregazione sociale e passionale è la “torcida” bizantina. Un luogo dove generazioni diverse, culture differenti e storie lontane si intrecciano in un solo coro, rossoblu. In un tempo grigio e sempre più individualista, il tifo Ultras diventa l’ultimo grido di libertà.
A dare voce a questo sentimento sono i Boys Rossano, protagonisti assoluti della stagione sugli spalti. Nati il 21 aprile dello scorso anno con l’obiettivo di rivoluzionare il movimento Ultras cittadino, i Boys raccontano con orgoglio i traguardi raggiunti:
«Negli ultimi tre mesi, da quando ci siamo spostati nel settore ‘lato montagna’, abbiamo toccato numeri mai visti. Contro Soriano e Paolana eravamo in oltre mille. La nostra più grande soddisfazione? Aver riportato la vecchia guardia sui gradoni del Rizzo e aver avvicinato tanti giovani, prima diffidenti e distanti dal nostro mondo. Ora sono i primi a darsi da fare, a lavorare tutta la settimana per preparare al meglio la domenica».
Le coreografie curate in ogni dettaglio, il copricurva di Castrovillari, la trasferta di Aversa (che ha raccolto i complimenti anche degli avversari): ogni gesto racconta una passione vera.
Ma ora è il momento decisivo. «Dopo sedici anni Rossano torna a giocarsi una semifinale playoff nazionale per la promozione in Serie D. Il nostro appello è chiaro: vogliamo il tutto esaurito. Chi ama la Rossanese, chi vive in città o nei paesi vicini, chi è fuorisede ma ha il rossoblù nel cuore domenica dalle 15 deve essere con noi. Abbiamo preparato una grande coreografia: vogliamo trasformare lo “Stefano Rizzo” in un inferno rossoblù».