Pace fatta tra Corigliano e Rossano Volley: in città c'è un potenziale infinito
Dopo le polemiche post partita del campionato U19 le due società si riconciliano nel segno dei valori dello sport. Una storia che potrebbe insegnare molto a chi si avventura in processi integralisti e revisionisti
CORIGLIANO-ROSSANO – Si chiude subito e sicuramente all’insegna dei valori dello sport, l’aspra polemica che si era innescata nei giorni scorsi, a margine dell’incontro di pallavolo U19 provinciale, tra Rossano e Corigliano Volley, per una dichiarazione al vetriolo del direttore sportivo della società ausonica che aveva accusato la squadra bizantina di “aver dato troppo”, vincendo una gara determinante per la vittoria del torneo da parte proprio i rossoneri della pallavolo Corigliano.
Una presa di posizione che aveva lasciato di sasso la società gialloblu rossanese, trovatasi costretta a una precisazione dai toni pacati per un doveroso richiamo ai valori dello sport. Toni perentori quelli utilizzati dal sodalizio della pallavolo Rossano che richiamavano ad un necessario dialogo nel solco di una collaborazione che due società della stessa città non possono non avere.
Ed il messaggio è stato colto a pieno dalla Volley Corigliano che, a sua volta, ha diramato una nota stampa volta ad una sicura e indispensabile riconciliazione.
«La Corigliano Volley – si legge nella nota dei rossoneri - intende, in primis, fare i più sinceri complimenti alla Exabit Cosenza ABVT per la vittoria del campionato provinciale Under 19, così come ci tiene a complimentarsi con la Pallavolo Rossano per l’affermazione ottenuta contro la nostra compagine nell’ultima gara del predetto campionato, disputatasi lo scorso mercoledì. I complimenti ai vincitori sono d’obbligo e rappresentano la naturale conseguenza rispetto ai valori che il nostro nobile sport insegna. La Corigliano Volley, durante la sua gloriosa storia, ha sempre messo al primo posto, appunto, i valori di lealtà e probità sportiva, presupposto indefettibile per operare ai massimi livelli; ancor di più, quando si tratta di giovani atleti, che dallo sport devono trarre quotidiani e costanti moniti per il loro percorso di vita; lo ha fatto con i propri dirigenti e con il proprio management, anche quello che attualmente guida professionalmente la parte sportiva e organizzativa. Valori che caratterizzano anche l’importante e consolidato percorso della Pallavolo Rossano, alla quale ci lega un profondo ed ultradecennale rapporto di amicizia, stima e collaborazione reciproca e che, mai come in questo momento, si sublima nella presenza di affermati fuori classi di livello mondiale provenienti dal nostro territorio. Tutto ciò che è successo durante il torneo Under 19 e, in particolare, prima, durante e dopo la sfida tra la nostra squadra e quella di Rossano rappresenta, puramente e semplicemente, un discorso di campo, ove la tensione di un incontro decisivo, la naturale rivalità sportiva, le piccole diatribe legate ad una situazione tecnica o ad un commento proveniente dal pubblico, rappresenta un elemento consueto, seppur in alcuni casi opinabile o sopra le righe. Ciò che non mancherà mai, in tutte le nostre componenti, dalla dirigenziale, alla gestione sportiva ed agli atleti, è il rispetto degli avversari, dei risultati del campo e dei principi sopra evidenziati; le polemiche ci sono state, ci sono e ci saranno ma, inevitabilmente, sono destinate a nascere e finire. Ancora complimenti ed onore ai vincitori».
Fin qui la nota della Volley Corigliano. Questa storia, consumatasi nell’arco di poche ore, consegna al mondo sportivo e all’intera città di Corigliano-Rossano una serie di messaggi positivi, importantissimi. Anche nell’ottica del processo di creazione di città unica. Il primo riguarda i “campanilismi” che possono e devono continuare a vivere, in un quadro doveroso di tutela dell’identità culturale, sociale e sportiva, al netto delle prese di posizione sgarbate, scomposte e sicuramente isolate. E su questo le due società hanno dato una lezione di stile formidabile che dovrebbe essere presa ad esempio anche da chi continua ad impelagarsi in processi integralisti e revisionisti no-sense. Il secondo insegnamento punta tutto alle potenzialità che esprime questa grande ed eterogenea città. In ambito sportivo – e non solo – Corigliano-Rossano potrebbe non avere rivali nel Meridione e la sana competizione tra società che vino e convivono nella stessa comunità non potrebbe far altro che innescare quello straordinario meccanismo di valorizzazione dei talenti. E questa regola potrebbe valere per la pallavolo ma anche per tutte le altre discipline sportive e - volendo generalizzare – in ogni settore produttivo della terza città della Calabria.