“Da Rossano con furore!” il tormentone che non ti aspetti spopola tra gli azzurri dell’ItalVolley
Che Daniele Lavia fosse sempre più perno della nazionale lo sapevamo già. Ieri sera all’esordio del mondiale con il Canada ne abbiamo avuto la conferma. I suoi compagni e gli addetti ai lavori letteralmente stregati da quel gentiluomo calabrese
CORIGLIANO-ROSSANO – Sono quasi le 23 ora italiana quando si chiude il secondo match del Girone E tra l’Italia e il Canada. 3-0 secco, netto e meritato per la nazionale azzurra che inizia con il botto l’avventura al Mondiale 2022 di Slovenia-Polonia. Sugli scudi di questa gara, nemmeno a dirlo, il pallavolista di Corigliano-Rossano, Daniele Lavia, schierato in campo per tutta la gara da coach Fefè De Giorgi che lo ha voluto lì a fare da vero traino del gruppo.
Del resto Lavia, nei giorni scorsi, prima di partire alla volta di Lubjana, lo aveva detto: «Partiamo come outsider ma venderemo cara la pelle». E così è stato. Una gara perfetta, durante la quale proprio lo schiacciatore bizantino, asso imprescindibile della Trentino Volley, ha messo in cascina ben 18 punti e ne ha costruiti almeno altrettanti a favore dei suoi compagni.
Il vero motore dell’ItalVolley di questo mondiale è lui. Lo sanno tutti, compagni di squadra, tecnici e addetti ai lavori… e lo caricano. Facendo leva sul suo orgoglio di ragazzo calabrese, visceralmente attaccato alle sue radici rossanesi. E proprio da qui, ieri sera, forse, è nato quel tormentone “Da Rossano con furore!” che – ne siamo certi – accompagnerà l’avventura mondiale degli azzurri.
Ogni qualvolta Daniele toccava palla e le sue schiacciate erano vincenti, Andrea Lucchetta dalla cabina di commento Rai, ripeteva quel grido d’incitazione “Daniele… da Rossano con furore, schiacciata vincente”; “L’Italia va… da Rossano con furore!”
Anche a fine gara il giornalista Colantoni nel presentare Lavia ai suoi microfoni per l’intervista post gara, ritorna con quel “Da Rossano con furore…” e Daniele è raggiante in viso, orgogliosissimo dell’impresa fatta dalla sua squadra contro il Canada. Così come tutti, compagni di squadra e addetti ai lavori, sono orgogliosi di questo ragazzone, gentiluomo vecchio stampo, purosangue calabrese!