La dama fa tappa a Co-Ro
I migliori giocatori della dama calabrese si ritrovano all’Armania per giocare la prima tappa del circuito “4° Edizione Coppa Calabria” e dar vita ad una appassionata battaglia sportiva
CORIGLIANO-ROSSANO - I migliori giocatori della dama calabrese si ritrovano all’Armania, a Rossano, per giocare la prima tappa del circuito “ 4° Edizione Coppa Calabria” e dar vita ad una appassionata battaglia sportivai.
Le pedine si muovono sulle damiere a suon d’orologio, mezz’ora a testa per vincere o perdere ogni partita, in un duello di intelligenze e strategia, fino alla stretta di mano finale.
Un gioco dal fascino antico, che richiede la stessa agilità mentale dei tempi moderni, dove ogni scelta ha una conseguenza pesante, a volte decisiva. In questo pugilato della mente, dove attendi il momento giusto per colpire l’avversario; o in questa scherma di raziocinio, dove difesa e attacco si alternano con parate e affondi, mangiate e coperture, nulla è come sembra: si sacrifica una pedina per attaccare; si inganna l’avversario prevedendo mossa, contromossa e contro-contromossa, fino a giocare migliaia e forse milioni di partite celebrali, per poter scegliere poi la strada dell’efficacia, del plusvalore sportivo, della vittoria. Si gioca bianchi contro neri, poi le categorie si mischiano per riempire il tabellone: ci sono i maestri, i candidati maestri, i nazionali e i regionali. Tutti possono scontrarsi con tutti, sul ring delle 64 caselle colorate. I giocatori si conoscono tutti, anche se provengono da diverse province: Cosenza, Crotone, addirittura è presente un giocatore napoletano arrivato per giocare questa gara. Prima della chiamata delle partite si ride e si chiacchiera, ma quando l’orologio inizia a ticchettare il silenzio conquista la sala. Lo sguardo dei giocatori si stringe sul tavolo, le mani si avvicinano alla fronte increspata, qualcuno gioca con le pedine mangiate come i giocatori di poker fanno con le fiches, facendole danzare tra le mani, altri ancora appuntano le loro mosse su un foglio, per poter studiare a casa le partite che hanno giocato. Si inizia con un rito galante: stretta di mano e “buon gioco” augurato all’avversario. L’apertura è comandata, quindi le prime tre mosse vengono chiamate dall’organizzatore della gara, dopo un sorteggio fatto tra le varie combinazioni delle aperture; poi inizia il medio gioco, dove la fantasia dello stratega emerge fino alla superficie, costruendo inneschi coordinati di movimenti che portano al vantaggio; poi si arriva al finale di partita, dove Giulio Cesare è chiamato all’attraversata del Rubicone, quando si chiude la battaglia e lo sconfitto guarda il campo di gioco ammettendo la resa. Alea iacta est.
In questa prima tappa del torneo sono presenti tra i tanti: il maestro Francesco Senatore, i candidati maestro Filippo Violi e Giovanni Maida, i nazionali Nunzio Dodaro e Francesco Morelli, i regionali Attilio Bellusci, Michele Lanzino, Espedito Schiattarella, Carmine Morello e il provinciale Francesco Papaianni.
Dopo questa prima giornata conducono a punteggio pieno Senatore e Violi.
Le tappe successive verranno giocate a Crotone il 29 maggio e a Cosenza il 25 settembre.