12 ore fa:“Il Gallo” torna a vestire la maglia del Cropalati
Adesso:Si arricchisce di prestigio la Sezione Aiga Castrovillari: Graziadio e Mortati nei Dipartimenti nazionali
16 ore fa:Le ragazze della Pallavolo Rossano Asd conquistano il titolo di Campionesse d’Inverno
14 ore fa:Rossanese, finalmente il sorriso: 7-0 al Cittanova e incubo alle spalle
13 ore fa:Sconfitta per lo Sprovieri Corigliano Volley a Vibo
14 ore fa:Co-Ro, Bosco incalza Stasi su parcheggio di viale Aldo Moro e sicurezza alla scuola di Madonna della Catena
12 ore fa:Da Guglielmo di Acri a Roma: fede, tradizioni e identità davanti al Santo Padre
13 ore fa:Nuova Statale 106, entro un anno sarà completata la progettazione esecutiva dell’opera
15 ore fa:Insiti come "spina dorsale" della Città unica, Antoniotti (FI): «In gioco c'è il futuro di Corigliano-Rossano»
17 ore fa:Doppio appuntamento a Co-Ro con il cinema civile: arrivano i docufilm di Ugly Films

Nella Sila greca continua l'avanzata dei cinghiali: agricoltori disperati

1 minuti di lettura
Branchi nelle campagne di Calopezzati. I facoceri continuano a proliferare per Coldiretti in Calabria ce n'è uno ogni 6 abitanti Nella Sila greca, da Corigliano-Rossano a Cariati, passando per Paludi, Calopezzati, Longobucco e Scala Coeli, agricoltori e allevatori sono disperati: i cinghiali stanno distruggendo uliveti, seminativi e vigneti e stanno dimezzando (con la complicità delle volpi) anche gli allevamenti ovini e bovini. una situazione al limite che non si riesce a redimere perché una vera e propria campagna straordinaria di abbattimento dei capi non è mai stata autorizzata. L'ultimo, in ordine di tempo, a promettere interventi risolutivi contro l'invasione di cinghiali che da mesi sta imperversando in Calabria e, era stato l'allora consigliere regionale, delegato alle politiche agricole, Mauro D'Acri. Promesse di misure anti proliferazione ma anche - e soprattutto - di sostegno economico ai tanti agricoltori e produttori che hanno subito grandi perdite a causa della "discesa" dalle montagne dei famelici branchi di facoceri. Ovviamente promesse, mai mantenute. È così che la sus scrofa che fino a qualche tempo fa era in Calabria una specie quasi in via d'estinzione oggi prolifera a più non posso. L'ultimo censimento di Coldiretti, nell'estate 2019, parla di circa 330mila capi in tutta la regione: un cinghiale ogni sei calabresi! Insomma, pare che almeno per il momento dovremmo imparare e convivere con questa simpatica specie (non bastava il coronavirus!) almeno fino a quando non verranno presi seri provvedimenti. La foto in copertina, infatti, è stata scattata domenica mattina sulle alture di Calopezzati: una famigliola di cinghialotti guidati da una scrofa si aggirava liberamente tra le campagne e la loro direzione era la valle, dove sicuramente di li a poco avrebbero fatto razzia di qualche raccolto. Tutto questo mentre dalla Regione si attendono dei provvedimenti risolutivi per far fronte a quella che è una vera e propria piaga! mar.lef.    
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.