3 ore fa:Nuovo allestimento per la Pinacoteca di Saracena: in mostra le opere di metà Novecento
3 ore fa:Cozzo del Pesco, monumento all'abbandono che "terrorizza" i bambini: «È un disastro, nessuno interviene»
5 ore fa:GenerAZIONI fa tappa a Rossano: il futuro dell’impresa italiana passa dal dialogo tra generazioni
5 ore fa:Vertenza Enel, Straface: «Nessun posto di lavoro si deve perdere»
1 ora fa:Trebisacce, Amministrazione e commercianti ambulanti a confronto sul nuovo bando del mercato mensile
2 ore fa:Il "Palma Green Falcone Borsellino" sempre più europeo: parte la mobilità docenti di Eramus Plus
4 ore fa:Dopo Rossanese-Trebisacce mano pesante del giudice sportivo
2 ore fa:Presentato a Cosenza il Rendiconto Sociale dell'Inps provinciale
4 ore fa:"Nuove Radici" apre il dibattito a Co-Ro: partono gli incontri sulle grandi e piccole vertenze del territorio
6 ore fa:Dai monti del Pollino ai vigneti del Crati: le cantine del nord est conquistano Golosaria Milano 2025

Nella Sila greca continua l'avanzata dei cinghiali: agricoltori disperati

1 minuti di lettura
Branchi nelle campagne di Calopezzati. I facoceri continuano a proliferare per Coldiretti in Calabria ce n'è uno ogni 6 abitanti Nella Sila greca, da Corigliano-Rossano a Cariati, passando per Paludi, Calopezzati, Longobucco e Scala Coeli, agricoltori e allevatori sono disperati: i cinghiali stanno distruggendo uliveti, seminativi e vigneti e stanno dimezzando (con la complicità delle volpi) anche gli allevamenti ovini e bovini. una situazione al limite che non si riesce a redimere perché una vera e propria campagna straordinaria di abbattimento dei capi non è mai stata autorizzata. L'ultimo, in ordine di tempo, a promettere interventi risolutivi contro l'invasione di cinghiali che da mesi sta imperversando in Calabria e, era stato l'allora consigliere regionale, delegato alle politiche agricole, Mauro D'Acri. Promesse di misure anti proliferazione ma anche - e soprattutto - di sostegno economico ai tanti agricoltori e produttori che hanno subito grandi perdite a causa della "discesa" dalle montagne dei famelici branchi di facoceri. Ovviamente promesse, mai mantenute. È così che la sus scrofa che fino a qualche tempo fa era in Calabria una specie quasi in via d'estinzione oggi prolifera a più non posso. L'ultimo censimento di Coldiretti, nell'estate 2019, parla di circa 330mila capi in tutta la regione: un cinghiale ogni sei calabresi! Insomma, pare che almeno per il momento dovremmo imparare e convivere con questa simpatica specie (non bastava il coronavirus!) almeno fino a quando non verranno presi seri provvedimenti. La foto in copertina, infatti, è stata scattata domenica mattina sulle alture di Calopezzati: una famigliola di cinghialotti guidati da una scrofa si aggirava liberamente tra le campagne e la loro direzione era la valle, dove sicuramente di li a poco avrebbero fatto razzia di qualche raccolto. Tutto questo mentre dalla Regione si attendono dei provvedimenti risolutivi per far fronte a quella che è una vera e propria piaga! mar.lef.    
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.