COMUNICATO STAMPA Aprendo i lavori
Vincenzo Iapichino ha voluto sottolineare la necessaria, opportuna e non più procrastinabile ribellione culturale e morale della
Sibaritide con l’obiettivo di raggiungere la sua agognata autonomia. Lo stesso ha affermato che il manifesto deve contenere in modo esplicito il contrasto ad ogni potere visibile e occulto che tende ad emarginare il nostro territorio. ”Tutti sentono la cappa del dominio extraterritoriale” ha aggiunto il dirigente del circolo
"La Rossano che vuoi”. Partendo quindi dalla considerazione che senza autonomia non c’è la sperata rinascita, ricordando la sua battaglia per l’istituzione della provincia sfociata poi, per le contingenze storiche, nel suggerire la richiesta per la Sibaritide della dichiarazione di città metropolitana che potrebbe benissimo, per accomunare tutti, avere il nome di “Magna Graecia”, ha enunciato alcuni principi che dovrebbero fare da substrato al documento programmatico. Iapichino ha spiegato che si potrebbe fare la cd ”politica dei piccoli passi”. Intanto si dovrebbe porre attenzione a tutte le cose che ci accomunano e mettere da parte quelle che ci separano onde aggregare il territorio in una “Area Metropolitana”. L’area interessata, piana di Sibari e il suo retroterra, è già nei fatti omogenea . C’è qualcuno che parla di parco Magna Grecia… Si potrebbe partire anche da qui ”E’ evidente “ - ha detto - ” che la messa in opera di infrastrutture favorirebbe la richiesta del riconoscimento della Città Metropolitana: ad esempio la facile realizzazione di una metropolitana leggera e dell’Ospedale unico ,dell’aeroporto e dello sviluppo del porto. Una cosa possibile è partire da una cosa semplice e fattibile ma di grande impatto come ci insegna Matera. Bisogna prima di tutto, facendo appoggio sulla già avanzata richiesta di far riconoscere la Sibaritide patrimonio dell’umanità , sui tesori monumentali e culturali, quindi,far diventare la Sibaritide e il territorio contiguo una “LOCATION” cinematografica. Che bello avere la CINESIBARI... ma comunque già si potrebbe iniziare a promuovere il territorio portando il cinema, il teatro, la musica ecc. qui.”Chiedo quindi che nel Manifesto de “La Rossano che vuoi” entri la battaglia per ottenere questo traguardo” ha concluso Iapichino a cui ha fatto eco
Francesco Naccarato suggerendo che nel documento venga prevista la battaglia per ottenere sedi distaccate di facoltà universitarie e la creazione di un laboratorio che partendo dalla studio della situazione economica e sociale del territorio spinga verso soluzioni fattibile di crescita economica . Infine
Gregorio Castagnaro è intervenuto ribadendoba che non bisogna arrendersi di fronte allo scippo “Tribunale “, dell'ospedale unico e di tutti quei servizi al cittadino che stanno andando perdendosi. Per cui la neonata associ azione deve farsi carico anche di questi gravi problemi Alla fine tutti i dirigenti hanno concordato sulla necessità di redigere al più presto il “manifesto” dell’associazione.
Iapichino Naccarato Castagnaro