Calabria del Nord-Est, la rivoluzione gentile: vincono le donne, cambia la politica
Sei donne su nove eletti nel nuovo Consiglio regionale. La Sibaritide-Pollino porta a Palazzo Campanella una squadra che parla di rigenerazione e riscatto. Un voto che può segnare l’inizio di una nuova stagione per le rivendicazioni del Nord-Est calabrese

CORIGLIANO-ROSSANO – C’è un vento nuovo che soffia dal Nord-Est calabrese. È un vento che profuma di rigenerazione, di cambiamento, di futuro. Le urne lo hanno detto con chiarezza: la Calabria del Nord-Est sceglie le donne, sceglie il coraggio, sceglie la rigenerazione.
Su nove seggi conquistati in quest'area all'interno della circoscrizione nord, sei saranno occupati da donne, figure che rappresentano territori, comunità, visioni diverse ma unite - questa la speranza - da una comune volontà: rivendicare le grandi vertenze che interessano questo angolo di regione.
Nella Maggioranza di Occhiuto: conferme e volti nuovi
Nel campo della maggioranza, che conferma Roberto Occhiuto alla guida della Regione, arrivano tre riconferme e due debutti. Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia) e Pasqualina Straface (Forza Italia) restano in Consiglio, forti di un consenso che le consacra tra le figure più solide del centrodestra. Con loro Gianluca Gallo, che con oltre trentamila preferenze resta una delle colonne portanti del governo regionale, e due nuovi innesti: Elisabetta Santoianni, anche lei di Forza Italia, e Riccardo Rosa (Noi Moderati).
Una maggioranza che, nel collegio Sibaritide-Pollino, trova un equilibrio di genere e di esperienza inedito, capace di dare rappresentanza a un territorio spesso rimasto ai margini delle scelte regionali.
L'Opposizione del Campo largo
Dall’altra parte, l’opposizione guidata da Pasquale Tridico conquista quattro seggi e porta in aula volti che raccontano una Calabria diversa, fatta di visione e militanza civile.
Filomena Greco, imprenditrice e già sindaca di Cariati, sarà la voce riformista di un Sud che crede nella rinascita locale. Ferdinando Laghi, medico e ambientalista, riconfermato con la lista “Tridico Presidente”, continuerà la sua battaglia per una Calabria sostenibile. Accanto a loro Rosellina Madeo (Partito Democratico), interprete del territorio jonico e vera voce democratica (a discapito di quanti questa connotazione storica e identitaria dem di prima generazione non l'hanno mai capita e forse sottovalutata), e l'ex parlamentare Elisa Scutellà (Movimento 5 Stelle), giovane, battagliera, gagliarda ma già esperta di politica istituzionale che ha saputo mettere in fila oltre settemila consensi conquistati uno per uno e sul campo.
I grandi esclusi della geografia politica
Restano fuori due protagonisti importanti della scorsa legislatura: Davide Tavernise (M5S) e Giuseppe Graziano (Casa Riformista). Un segnale chiaro: il voto ha premiato il rinnovamento, non l’appartenenza.
La geografia politica del Nord-Est cambia volto: più femminile, più trasversale, più radicata nelle comunità.
La forza del Nord-est
Nel nuovo Consiglio regionale, composto da 30 consiglieri più il Presidente, la maggioranza può contare su 20 seggi, mentre l’opposizione ne avrà 10 (compreso il candidato presidente).
Ma al di là dei numeri, la Calabria del Nord-Est torna a pesare. Non solo come motore economico e produttivo della regione, ma come cuore politico e civile di una nuova stagione.
Un territorio che chiede infrastrutture, sanità, lavoro e dignità, ma che oggi può contare su una rappresentanza forte e plurale, capace di parlare con una voce diversa, più ferma, più autentica.
La rivoluzione, stavolta, è gentile. E ha il volto delle donne.