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Megalotto 3, il "rombo" dei cantieri anche a Natale: «Entro maggio 75% dell'opera sarà completata» | FOTO

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VILLAPIANA – Il rombo di un cantiere gigantesco si è sentito anche a Natale dove le maestranze hanno continuato a lavorare, a turni ovviamente ridotti, per arrivare in tempo alla consegna prevista per la seconda metà del 2026. Siamo nella Piana di Sibari, a Villapiana scalo, dove sorge il campo-base strategico e operativo del Megalotto 3 della SS106 Jonica, l'opera che cambierà il volto del trasporto nella Sibaritide. Un'opera mastodontica, 38 km lungo l’alta costa jonica calabrese per un valore di 1,3 miliardi di euro, sulla quale l’Eco dello Jonio ha attivato il monitoraggio civico. Stiamo parlando, infatti, di un'imponente sfida ingegneristica che, secondo le previsioni e a quanto ci ha raccontato Salvatore Lieto, amministratore delegato di Webuild SS106 – Sirjo, il contraente generale, potrebbe essere ultimata anche prima del cronoprogramma: «L’obiettivo – ha detto Lieto, da qualche giorno insignito della cittadinanza onoraria di Trebisacce - sembra più che raggiungibile, almeno sotto il profilo infrastrutturale». Anche perché, poi, l’operatività della strada dipenderà dal Ministero dei Trasporti e da Anas.

Il cantiere è un brulicante alveare di attività. Lieto, con la consueta passione e competenza, ci ha guidato attraverso i dati più significativi dello stato di avanzamento lavori: «siamo al 67% di completamento». Un risultato ragguardevole, frutto di un impegno costante e in sinergia con Anas Spa, committente dell’opera, che attraverso la dirigenza regionale guidata da Francesco Caporaso, con il responsabile delle nuove opere Silvio Canalella, e del direttore dei lavori Biagio Marra, dal maggio 2020, data di affidamento dei cantieri, lavora incessantemente per rendere reale il rispetto del cronoprogramma.

E a proposito di Anas. Forse è la prima volta in Calabria che si assiste, riguardo alla realizzazione di nuove opere, ad un coerente e concreto piano di realizzazione basato innanzitutto sulla programmazione che – a dire il vero – alle nostre latitudini è quasi sempre stato un fatto aleatorio. Se il terzo Megalotto vedrà la luce sicuramente sarà merito anche della sinergia e dell’impegno costante che l’Ente per le strade sta mettendo in campo attraverso le sue figure apicali; oltre – ovviamente – alle più di 600 maestranze dirette assunte da Webuild che come le formiche stanno mettendo in piedi questo colosso.

I tempi, soprattutto in Calabria, sono un’ossessione. Già, perché nella terra delle grandi incompiute il timore che qualcosa vada storto e tutto magicamente si fermi da un momento all’altro è sempre in agguato.

Allora è giusto chiarire che il Megalotto 3, suddiviso in quattro lotti (0-10 km, 10-18 km, 18-34 km, 34-38 km), procede con ritmi diversi. «Mentre i primi due lotti sono rispettivamente in grande anticipo e in linea con le previsioni (conclusione prevista per l'estate 2025) – sottolinea l’ingegnere Lieto - il quarto lotto sarà ultimato entro il 2025. Per il lotto 18-34 km, che include la Galleria Trebisacce, la fine dei lavori di scavo e rivestimento è prevista per la fine dell'estate 2025».

La parte più complessa del Megalotto, però, è il tratto che va dal km 22 al km 34, sta prendendo forma. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato del varo dei primi pilastri del grande viadotto Avena, l’opera d’arte di questa nuova strada. «Qui – prosegue l’Amministratore di Webuild SS106 Sirjio - tra imponenti viadotti e gallerie artificiali, si sta compiendo un vero e proprio prodigio ingegneristico». Stiamo parlando dell’impiego, proprio in queste settimane, di 40 milioni di chili di acciaio, utilizzati per la costruzione dei viadotti Pagliaro, Monaco, Forno, Avena, Stellitano, Celigreco, Straface e Ferro, ormai prossimi al completamento. «La loro ultimazione è prevista tra la fine del 2025 e gennaio 2026».

Nello stesso tratto, stanno procedendo a ritmo serrato i lavori di realizzazione di altrettante gallerie artificiali: Pagliaro, Nivolo, Rovitto, Stellitano, Potresino, Celogreco, Amendolara 1, Amendolara 2 e Taviano, per un totale di 5,5 chilometri per carreggiata. «Oltre la progressiva 34 – ci racconta ancora l’ingegnere - la Galleria Roseto 1 è già completata, mentre la Roseto 2 è stata forata in entrambe le carreggiate prima di Natale».

Salvatore Lieto ha, poi, sottolineato l'importanza di mantenere l'accelerazione: «Ogni punto percentuale di avanzamento – dice - corrisponde a 10 milioni di euro di lavori completati. L'obiettivo è ambizioso: passare da un ritmo di 10 milioni al mese a 20 milioni già da gennaio 2025, raggiungendo il 75% di completamento entro maggio».

Osservando il cantiere, un senso di ottimismo sicuramente prevale. L'impegno profuso è evidente, la determinazione è palpabile.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.