La Guardia Medica c’è… ma è solo sulla carta. Disagi a Corigliano-Rossano
Le segnalazioni degli utenti che lamentano la cronica assenza del servizio notturno. Mancano i medici e i malati sono costretti a rivolgersi al Pronto soccorso anche per la misurazione della pressione arteriosa
CORIGLIANO-ROSSANO – Sono rimasti davvero pochissimi i medici di famiglia che rispondono al telefono una volta trascorso l’orario ambulatoriale. Quando tutto manca, a una persona non resta che rivolgersi alla guardia medica. Ma se non c’è neppure quella?! Allora, l’ultima frontiera, se si vive nei pressi o vicino ad un ospedale, è il Pronto soccorso. Diversamente, ci sono le preghiere e la sorte.
Una situazione allarmante, questa, che da tempo sta interessando le periferie dell’entroterra dove, da almeno due anni, si lamentano privazioni di diritti e carenze di medici e di assistenza. Ora il disagio, però, sembra inizi ad interessare anche i centri più grandi dove l’approdo sanitario, finora, era sempre stato garantito.
Da più giorni, infatti, diversi utenti lamentano l’assenza della guardia medica nel presidio di Rossano scalo. Il medico quasi sempre non c’è e – a quanto pare – risulta impegnato a compiere le visite domiciliari. «Sulla carta – lamenta un utente - esiste una postazione di guardia medica, nella palazzina dove ci sono gli ambulatori, il serd e la postazione del 112(emergenza sanitaria); di fatto, però, la guardia medica è praticamente assente nella maggior parte dei giorni». «Credo sia doveroso, nei confronti dei cittadini che pagano le tasse – conclude il cittadino infastidito - rendere noto il disservizio che si registra all’Interno di un sistema sanitario in crisi perenne».
Il problema della carenza di figura mediche è ormai oltre il limite dell’allarme. È una situazione che, se non dovesse essere risolta nel più breve tempo possibile, rischierà inevitabilmente di portare il sistema al collasso totale. Anche perché l’utenza che ha bisogno di assistenza troverà nei Pronto soccorso l’unico luogo in cui rivolgersi per essere visitati. Già questo accade da tempo, nonostante il servizio sanitario abbia attutito i colpi. Ma quando anche l’ultimo medico di famiglia o medico di guardia sparirà e non risponderà alla chiamata dell’assistito, quello sarà il definitivo punto di non ritorno verso il baratro. Perché a quel punto i centri di primo intervento degli ospedali saranno messi nelle condizioni di scegliere tra curare i codici gialli e rossi o dare assistenza alle decine (forse anche centinaia) di codici bianchi e verdi.