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Mandatoriccio, arrestato un 64enne per maltrattamenti in famiglia

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MANDATORICCIO - Nel tardo pomeriggio di ieri, 6 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Mandatoriccio, hanno arrestato un 64enne del posto, ritenuto responsabile del reato di «maltrattamenti in famiglia». Già nell'ottobre 2022 era stata presentata denuncia da parte della moglie del 64enne, per le sopraffazioni che era  costretta a vivere all’interno delle mura domestiche. 

La richiesta di intervento è arrivata direttamente ai Carabinieri della Stazione di Mandatoriccio, dipendente dal Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, che compresa la potenziale gravità di quanto stava accadendo, sono andati subito presso l’abitazione di una coppia di quel centro abitato dove la situazione, nel volgere di poco, si sarebbe potuta aggravare.

All’interno dello stabile dove vive la coppia i Carabinieri hanno potuto rilevare direttamente quanto stava accadendo, poiché l’uomo non ha cambiato il suo atteggiamento alla loro presenza e ha continuato a minacciare di morte la sua consorte, cercando persino di aggredirla. Un atteggiamento aggressivo contenuto dall’azione dei militari, che hanno dovuto agire con estrema attenzione, trovandosi di fronte un uomo con una limitazione fisica per la quale gli è stata riconosciuta un’«invalidità civile». 

Dopo le prime difficoltà la donna è stata messa al sicuro e sul conto del marito sono stati raccolti una serie di elementi indiziari, sulla scorta dei quali è stato adottato il provvedimento precautelare dell’arresto, con la successiva traduzione in carcere.

Del reato ricompreso nel più vasto panorama del cosiddetto «codice rosso», è stata data immediata comunicazione al Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Castrovillari. Il soggetto arrestato è stato quindi associato presso il Carcere di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. 

Il provvedimento restrittivo, adottato nella flagranza della violazione, dimostra come continui a rimanere estremamente alta l’attenzione dell’Arma e della Magistratura verso i reati commessi nei confronti delle fasce «vulnerabili».

La notizia viene diffusa per garantire le prerogative dell’informazione e nel rispetto dei diritti dell’indagato - ancora da doversi ritenere soggetto alla presunzione di innocenza attesa l’attuale fase del procedimento, le cui responsabilità penali potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile, ndr.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.