Rendere la bellezza fruibile a tutti: inaugurata la prima tavola tattile del Codex Purpureus Rossanensis
Perri: «Un Museo non è fatto solo di numeri, ma deve far sentire il visitatore a casa, farlo sentire uno di noi». E proprio sotto il segno del “Noi” sono stati realizzati all’interno della Cattedrale “Maria Santissima Achiropita” dei dispositivi in linguaggio Arasaac
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il Codex contiene la Parola che salva, la Parola di Gesù Cristo. Ed oggi abbiamo dato la possibilità a questa Parola di esprimersi, di raggiungere tutta l’umanità. Il Codex continua la sua missione».
È quanto ha dichiarato Monsignore Maurizio Aloise durante l’evento dal titolo “Toccare la Parola”, che si è svolto stamattina, 25 gennaio, presso il Museo Diocesano e del Codex, in occasione del consueto appuntamento di sfoglio e di esposizione di una nuova miniatura del Codex Purpureus Rossanensis. Il Codex è custode della Parola affiancata da miniature.
La cerimonia è stata l’occasione per presentare la prima tavola tattile del Codex Purpureus Rossanensis, che dà la possibilità alle persone ipovedenti di immergersi in un’esperienza multi-sensoriale sfruttando elementi tattili, uditivi e olfattivi.
La tavoletta riproduce la preziosa miniatura della Sapienza che illumina la mente dell’Evangelista, accompagnandolo nella scrittura. La miniatura, realizzata in pelle di capra su tavola in legno rustico, che si avvicina a quella originale, ritrae due registri. Nella parte bassa i profeti dell’Antico Testamento indicano, col dito rivolto verso l’alto, una scena del Nuovo Testamento, quella della “Guarigione di un cieco nato”. Nella prima miniatura, Gesù, accompagnato da due discepoli, sta toccando, con fango e saliva, gli occhi di un uomo nato cieco nella seconda miniatura, l’uomo si bagna gli occhi nella fonte di Siloe e avviene il miracolo.
Sulla tavola tattile è riportato un codice barcode che permette di ascoltare la narrazione della miniatura nella lingua dei segni italiana con sottotitoli e nella lingua dei segni internazionale con sottotitoli in inglese.
L’evento è frutto di un lavoro di rete che ha visto il coinvolgimento tra la Diocesi di Rossano-Cariati e il Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei. Ed ha visto, nella progettazione, il coinvolgimento di persone con disabilità per capire le loro reali esigenze. «Stiamo recuperando – spiega Suor Veronica Donatello (guarda video-intervista), Responsabile Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei – quello che la Chiesa ha sempre fatto, ovvero non escludere nessuno».
Dal Museo del Codex parte una «provocazione: far sì che i Beni Culturali – dichiara Cecilia Perri (guarda video-intervista), vice-direttrice del Museo Diocesano e del Codex -siano accessibili a tutti e per tutti. Un Museo non è fatto solo di numeri, ma deve far sentire il visitatore a casa, farlo sentire uno di noi». E proprio sotto il segno del “Noi” sono stati realizzati all’interno della Cattedrale “Maria Santissima Achiropita” dei dispositivi in linguaggio Arasaac che facilitano la comunicazione e l’accessibilità dei beni cultuali in essa custoditi alle perone con disabilità cognitiva.
Quello di oggi è un piccolo passo verso l’inclusività e l’accessibilità, rendere la bellezza fruibile a tutti.