Successo a Villapiana per la serata all’insegna della memoria dei luoghi gerosolimitani di “San Vito”
Presentato libro di Vincenzo Diodati “La Commenda Gerosolimitana di San Vito a Casalnuovo, oggi Villapiana". L'auspicio dell'autore: «Che tutta l’area possa intraprendere un percorso di riscoperta e valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale»
VILLAPIANA - Si è svolto ieri, al Palazzo dei Principi nel Centro Storico di Villapiana, la presentazione ufficiale del libro di Vincenzo Diodati “La Commenda Gerosolimitana di San Vito a Casalnuovo, oggi Villapiana (secc. XIII-XX)", edito di recente da Pellegrini Editore.
All’evento ha partecipato Mariarosaria Salerno, Docente di Storia medievale all’Università della Calabria, studiosa esperta degli ordini religiosi militari, unitamente a Gianfranco Castiglia, Dottore di Ricerca UNICAL, i quali, insieme all’autore del volume Prof. Vincenzo Diodati, hanno offerto contributi ricchi e articolati sull’Ordine gerosolimitano e in particolare sull’antica Domus dei Cavalieri di San Giovanni presente nel territorio di “San Vito” a Villapiana fin dal XIII secolo.
L’iniziativa è stata introdotta dai saluti istituzionali del Sindaco della cittadina jonica, Vincenzo Ventimiglia, che ha sottolineato l’importanza dell’evento. I lavori sono stati coordinati da Franco Maurella, Giornalista del Quotidiano del Sud, che ha guidando l’incontro con equilibrio, favorendo un clima di dialogo e approfondimento.
A impreziosire ulteriormente la serata è stata la presenza di altri autorevoli docenti universitari dell’Università della Calabria, quali Attilio Vaccaro, titolare della Cattedra di Storia Medievale, Paleografia latina e Didattica della Storia e Maria Luisa Ronconi, Docente di Geografia.
A conclusione dell’incontro, l’autore del libro, Vincenzo Diodati, ha condiviso un sentito auspicio: «Che tutta l’area di San Vito possa intraprendere un percorso di riscoperta e valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale, nella prospettiva di un futuro fondato sulla consapevolezza delle proprie radici». Si è respirata un’atmosfera di alta cultura, alla presenza di un pubblico numeroso e attento, che ha reso l’evento un momento autentico di partecipazione e arricchimento collettivo.