Noto pregiudicato torna in carcere dopo aver violato le misure alternative
A ripristinare la misura detentiva nel penitenziario di Castrovillari sono stati i carabinieri di Corigliano-Rossano che hanno emesso anche dieci provvedimenti di ammonizione nei confronti di altrettanti soggetti
CORIGLIANO-ROSSANO - Durante la giornata di ieri, martedì 9 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro hanno arrestato un noto pregiuticato e "ammonite" 10 persone.
Il noto pregiudicato, che era stato sottoposto alla misura alternativa alla detenzione attraverso "l’affidamento in prova ai servizi sociali", dovendo questo scontare alcuni mesi di carcere per un cumulo di vecchie condanne, nonostante la durata limitata del provvedimento il soggetto, ha commesso reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura alternativa alla detenzione inframuraria.
I militari hanno documentato come questo fosse solito associarsi a pregiudicati e frequentare luoghi di ritrovo non compatibili con l’espiazione del provvedimento. Inoltre, di recente, lo stesso è rimasto coinvolto in un sinistro ed ha commesso la violazione penale del rifiuto di sottoporsi all’esame dell’alcooltest.
Una serie di motivi che hanno indotto il Tribunale di Sorveglianza di Cosenza a revocare la concessione della misura alternativa, con il conseguente ripristino immediato della detenzione in carcere. Per questa ragione l’interessato è stato immediatamente arrestato ed associato al carcere di Castrovillari.
In una diversa attività, i militari dello stesso Comando cittadino hanno notificato a dieci persone, legate da vincoli familiari e di amicizia, “l’ammonimento del Questore”, contemplato dall’art. 8 della Legge 38 del 2009. I destinatari sono stati ritenuti responsabili di aver attuato delle condotte persecutorie nei confronti di una donna di quel contesto residenziale.
Una serie di attività vessatorie attuate verso la parte lesa, che avrebbero avuto origine da un regolamento di conti sfogato nella violenza nel 2021. Un episodio che aveva delineato la netta contrapposizione delle due famiglie e che aveva determinato la necessità per la donna di cambiare le proprie abitudini di vita. Una volta che la diretta interessata ha rappresentato la propria condizione di disagio per le condotte attuate dai rappresentanti del contesto avverso, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti del caso ed ottenuto il provvedimento del Questore della provincia di Cosenza, attraverso il quale le dieci persone destinatarie della misura sono state formalmente invitate a cambiare la propria condotta, salvo andare incontro alle ulteriori conseguenze previste dalle Norme.
Le notizie riportate nel presente comunicato vengono diffuse per garantire il diritto di cronaca e nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte - ancora da doversi ritenere soggette alla presunzione di innocenza per gli eventuali risvolti di carattere penale, le cui responsabilità potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile, ndr.
I provvedimenti adottati dimostrano il continuo impegno dell’Arma posto in essere per garantire le necessarie condizioni di pacifica convivenza e per garantire i diritti delle persone più vulnerabili.