Dal 2024 sulla jonica arriveranno anche gli Intercity Blues: saranno possibili nuove tratte interregionali
Negli ultimi 10 anni la “lateralizzazione” ha frenato lo sviluppo della dorsale orientale: il più efficace dei pretesti per non fare nulla e lasciare campo libero alle autolinee. Ma ora con i treni ibridi il paradigma dovrebbe cambiare. Si spera!

CORIGLIANO-ROSSANO – Dal 2024 la ferrovia jonica viaggerà unicamente al ritmo di Blues. Oltre ai regionali, infatti, Trenitalia è pronta a mettere sulle rotaie della dorsale orientale sette convogli HTR 412 Intercity lungo la direttrice Taranto-Reggio Calabria. Questi nuovi treni ibridi (diesel, batteria e trazione elettrica a 3kV cc) con una velocità massima di 160km/h sono prodotti da Hitachi Rail e andranno a sostituire le vecchie locomotive Diesel D445 e le altrettanto vetuste carrozze Z1.
Diversamente dai gemelli “Blues Regionali”, più piccoli, che andranno a sostituire il parco macchine, ormai d’antiquariato, delle Littorine Al668 che percorreranno le tratte regionali, questi altri 7 “Blues IC” saranno treni compatti più lunghi votati alla medio-lunga percorrenza. Non solo. I nuovi convogli presentano un differente schema di coloritura basato sul bianco e l’azzurro e avranno un allestimento interno specifico per i servizi Intercity.
Sicuramente compiranno quotidianamente e per due volte al giorno il tragitto tra le due grandi città dello Jonio con la speranza che, grazie ai nuovi vettori, possano essere attivate anche nuove tratte extraregionali ad oggi impossibili.
Impossibili perché dall’1 gennaio 2013 una disposizione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf) impone che le carrozze per circolare sulla rete gestita da Rete ferroviaria italiana devono essere dotate di lateralizzazione. Cos’è? Un semplice sistema per il quale le porte dei convogli devono essere comandate per apertura e chiusura dalla cabina di pilotaggio.
Una direttiva che ha tenuto in ostaggio la ferrovia jonica, non elettrificata, ed è diventata l’ennesimo pretesto per non fare nulla, perché i tutti i locomotori a diesel, anche quelli di più recente generazione, non sono dotati di questo sistema. Quindi, non avendo motrici “laterizzate” non ci possono essere convogli e se non ci sono convogli – ovviamente – non ci sono nemmeno tratte a lunga percorrenza.
Per fortuna che le Littorine, essendo treni compatti e non vagonati, avevano questo particolare sistema perché altrimenti, con tutta probabilità, sulla jonica ci saremmo dimenticati del treno almeno da una decina d’anni. E proprio in questo decennio Trenitalia ha trovato la forza per apportare una modifica alle motrici D445 (quelle che traino l’IC Taranto-Reggio Calabria e l’IC Reggio Calabria-Taranto) che consente proprio la laterizzazione.
Insomma, la dimostrazione che la tratta jonica nelle economie di Trenitalia e di Rfi è stata per tantissimo tempo un palo morto, arriva anche da queste particolari situazioni. Insomma, quello della lateralizzazione è stato un bellissimo pretesto per non fare nulla e per lasciare campo libero alle compagnie d’autolinee che, proprio nell’ultimo decennio, sul parallelo Sibari-Crotone si sono moltiplicate.
Ma dal 2024, dicevamo, la musica – è il caso di dire - dovrebbe cambiare, con l’inserimento in tracciato di questi nuovissimi treni ibridi. La fornitura che Trenitalia destinerà alla tratta jonica sarà di 7 convogli tutti destinati al servizio Intercity Taranto - Reggio Calabria e – come già auspicato – non è da escludere che possano esserci possibili estensioni dei servizi verso località limitrofe.