Maltrattamenti in famiglia, lascia il carcere un pluripregiudicato 44enne
L'uomo che era stato accusato di aver fatto violenza nei confronti della moglie e dei figli è stato difeso dall'avvocato Raffaele Meles, le cui tesi difensive sono state accolte dal giudice
CORIGLIANO-ROSSANO - Accusato di maltrattamenti ai danni del coniuge e dei figli, lascia il carcere 44enne pluripregiudicato coriglianese. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari che, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Raffaele Meles, ha disposto per l’uomo la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.
Il 44enne, la cui difesa è stata assunta dall’avvocato Meles nelle scorse settimane, era stato tratto in arresto nel mese di novembre 2021 alla luce della denuncia sporta dalla sua compagna che, stanca delle continue violenze, aveva deciso di riferire tutto alle forze dell’ordine.
All’uomo si contesta di aver messo in atto continue violenze fisiche e verbali ai danni della donna, una 37enne, che sarebbe stata più volte minacciata di morte e percossa senza alcun motivo, anche in presenza dei figli, tutti di minore età. Non solo. In un episodio sarebbe stata aggredita fisicamente alla presenza di alcune amiche e, una volta allertate le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, le minacce di morte sarebbero state profferite anche alla presenza degli stessi militari.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine poiché responsabile dei reati di oltraggio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale e condannato nel 2018 ad un anno e sei mesi per il reato di maltrattamenti, in seguito all’ultimo episodio verificatosi a novembre 2021 era finito nuovamente dietro le sbarre.
Agli inizi del mese di marzo il 44enne ha nominato quale proprio difensore di fiducia l’avvocato Raffaele Meles, il quale ha avanzato al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari apposita istanza volta a sostituire la misura inframuraria con quella domiciliare, sottolineando - tra i tanti motivi posti a fondamento della propria richiesta - che le esigenze cautelari potevano essere ampiamente soddisfatte con l’applicazione di una misura meno afflittiva. Argomentazioni che il giudice per le indagini preliminari ha condiviso, emettendo un’ordinanza con cui ha disposto nei confronti del 44enne la misura dei domiciliari.