La biodiversità prende posto nella Costituzione italiana: La Calabria festeggia il traguardo.
Un'azione rivoluzionaria salutata con favore dalla rete dei produttori della Comunità Slow Food del fagiolo poverello bianco: «Incentivo a valorizzare i prodotti genuini della terra»
CASTROVILLARI - Una giornata di celebrazione quella odierna che arriva proprio quando la biodiversità approda nella Costituzione italiana. Ieri, 9 febbraio 2022, la Camera dei deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente e la biodiversità nella Costituzioni, modificando gli articoli 9 e 41.
Ed è così che soddisfatti, la rete dei produttori della Comunità Slow Food del fagiolo poverello bianco, riprende il grande lavoro messo in atto nel territorio del Pollino per tutelare, promuovere e valorizzare, una delle leguminose coltivata nell’area.
Attraverso la portavoce Teresa Maradei i produttori rimarcano quanto ancor di più siano consapevoli del valore intrinseco della leguminosa legata alle culture gastronomiche del territorio.
La Maradei racconta il grande lavoro svolto sul territorio in concerto con tutti gli stakeholders presenti: produttori, ristoratori, amministratori locali e l’Ente Parco Nazionale del Pollino che ha permesso e voluto fortemente questo riconoscimento e che lo ha sostenuto dal punto di vista economico. “Grazie a questo prodotto - tiene a precisare - si coltivano relazioni e saperi ben consapevoli del grande valore agricolo e alimentare del fagiolo e poverello bianco in una giornata legata alla celebrazione dei legumi indetta nel 2019 dalla FAO per sottolineare l’importante ruolo che legumi rivestono dal punto di vista nutrizionale e ambientale”. E aggiunge, “contribuiamo nel nostro territorio a cambiare il sistema alimentare per disegnare un futuro migliore”.
“Insieme alle altre amministrazioni dei comuni di Laino Borgo e Laino Castello abbiamo supportato l’iniziativa e coadiuvando le attività che hanno coinvolto quest’area del Pollino legata ad un legume identitario di cui si conoscevano le potenzialità ma che solo grazie al lavoro congiunto ha ottenuto il riconoscimento della denominazione comunale che ha fatto da trampolino di lancio per il riconoscimento del presidio Slow Food al quale tutti abbiamo lavorato alacremente nell’interesse del territorio e dei produttori che riconosciamo veri custodi di questo importante prodotto della filiera agroalimentare di qualità” afferma il vice sindaco di Mormanno Paolo Pappaterra.
Una grande soddisfazione insomma per il territorio e per i produttori Slow Food essere annoverati nella rete Slow Beans quali custodi di questo patrimonio ricco di valore ambientale e nutrizionale.