Le eccellenze del Pollino protagoniste nell’atlante gastronomico dei presidi Slow Food
Presentato a Bra nel contesto di Cheese 2021 l’atlante gastronomico dei 349 presidi Slow Food
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MORMANNO - Presente nell'atlante gastronomico dei presidi Slow Food anche il fagiolo poverello bianco di Mormanno, ecotipo locale, rappresento dalle aziende e territori dove cresce e si sviluppa (Mormanno, Laino Castello, Laino Borgo)
Nell’elenco dei presidi è stato inserito il fagiolo poverello di Mormanno dopo un lavoro sinergico da parte dei produttori e delle amministrazioni ma anche dell’Ente Parco Nazionale del Pollino che ha fortemente creduto nelle potenzialità dell’ecotipo e nella possibilità che il prodotto identitario potesse entrare a far parte di questa importante rete.
«Non era scontato questo risultato - dice Teresa Maradei, fiduciaria della condotta slow food valle del Mercure - Pollino - questo è il frutto di un percorso durato 2 anni e che ha visto prima la costituzione della comunità per la salvaguarda della cultura agricola del fagiolo poverello e poi la nascita della comunità dei produttori che vede Domenico De Luca quale referente. Centrale è il ruolo delle aziende agricole che coltivano questo legume identitario. La nostra è un’azione di promozione del territorio anche a livello turistico - e poi conclude - Il territorio risponde, le aziende ci sono, questo è davvero un momento di importante interlocuzione, formazione e creazione di una rete per attirare nuove aziende che vogliono investire in Calabria».
Teresa maradei prova così a lanciare un messaggio ai giovani affinché si avvicinino all’agricoltura perché l’agro-biodiversità rappresenta la vera ricchezza su cui le generazioni future possono creare economia sostenibile e circolare.
Un riconoscimento che consente al fagiolo poverello di diventare un vero e proprio marcatore identitario, volano di valorizzazione e promozione delle eccellenze della terra del pollino.
«Un ecotipo che ci hanno tramandato i nostri avi. Il nostro compito - sostiene Domenico De Luca - è quello di trattarlo e tramandarlo come patrimonio alle future generazioni creando indotto economico».