Rifiuti, Ferrara (M5S): «A causa dei ritardi della Calabria, a rischio i fondi della programmazione 2021/2027»
L’Europarlamentare: «Ancora oggi alla Commissione europea non sono giunti gli aggiornamenti sul piano regionale di gestione dei rifiuti e il programma di prevenzione dei rifiuti»
BRUXELLES - «I ritardi sul Piano di gestione dei rifiuti della Calabria rischiano di compromettere l'accesso ai finanziamenti della nuova politica di coesione 2021-2027».
Lo afferma l'eurodeputata Laura Ferrara riportando quanto contenuto nella risposta della Commissione europea ad una sua interrogazione sul tema.
«Ancora oggi alla Commissione europea non sono giunti gli aggiornamenti sul piano regionale di gestione dei rifiuti e il programma di prevenzione dei rifiuti, aggiornamenti previsti in conformità alle ultime normative europee. Il termine ultimo per tale comunicazione era fissato, addirittura, entro il 5 luglio 2020. Tali clamorosi ritardi - afferma Ferrara – non ci lasciano tranquilli, soprattutto perché a rischio vi è il futuro degli investimenti sostenuti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, volti a promuovere la transizione verso un'economia circolare».
«Mettere in atto piani di gestione dei rifiuti a norma dell'articolo 28 della direttiva quadro sui rifiuti, è una condizione abilitante per beneficiare dei fondi europei – continua l'eurodeputata del M5S -. Questo non lo dico solo io, già da svariato tempo, ora lo mette nero su bianco la Commissione europea in risposta ad una mia interrogazione. Qualsiasi ritardo nell'adozione dei piani di gestione dei rifiuti può compromettere l'attuazione delle operazioni a sostegno dell'economia circolare, ad oggi, quindi, la Calabria corre effettivamente un rischio altissimo sulla possibilità di accesso a fondi europei della prossima programmazione».
«A fronte di tali ritardi, la Commissione potrebbe addirittura valutare la possibilità di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, l'ennesima – conclude la Ferrara – a cui la Calabria contribuirebbe in maniera importante per le proprie carenze».