Scuola, anche genitori di Corigliano-Rossano impugnano l’ordinanza di Spirlì. Il TAR è dietro l’angolo e Stasi temporeggia
Non mancano anche in città le famiglie che non ne possono più della DaD: «Avremo una risposta imminente»

CORIGLIANO-ROSSANO – Ci sono anche dei genitori di Corigliano-Rossano tra coloro che hanno ufficialmente presentato ricorso contro l’ordinanza n. 1 sfornata da Spirlì nel tardo pomeriggio di martedì. «Tutto ciò è inconcepibile – ci fanno sapere -, bisogna tornare il prima possibile in classe».
È bene ricordare come il presidente facente funzioni della regione Calabria, intimorito dal numero dei contagi, abbia disposto la didattica a distanza fino al 15 gennaio per le elementari e medie e fino al 31 per le superiori.
«Abbiamo avuto anche delle rassicurazioni sul fatto che il tribunale amministrativo regionale possa darci una risposta già nelle prossime ore».
Per quanto riguarda il territorio di Corigliano-Rossano, il Sindaco Flavio Stasi, alla luce di quanto comunicato nella giornata di ieri, ha indossato gli abiti da temporeggiatore. Il Primo Cittadino della terza Città della Calabria vorrebbe scongiurare il più possibile una «ripartenza a macchia di leopardo». Dunque, l’idea è quella di evitare provvedimenti differenziati, attenendosi alle disposizioni nazionali e regionali.
Una visione che però potrebbe cozzare con chi, tra cui anche tanti insegnanti, genitori e dirigenti scolastici, vogliono tornare il prima possibile a scuola. I dati, analizzati, danno ragione a quest’ultimi: la sospensione della didattica in presenza non ha arginato l’innalzamento della curva dei contagi. Inoltre, voci di corridoio stanno insistendo circa un fiorire di possibili ricorsi ai danni di Palazzo Bianchi se si dovesse continuare con questa linea di chiusura oltranzista. Viste le vittorie delle “famiglie ricorsiste” registrate nelle scorse settimane, non solo sullo Ionio ma anche sul Tirreno, il risultato non sarà del tutto scontato.