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Rossano, successo per il 3° "Fashion e food"

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Un conto sono le frodi alimentari, da codice penale; un altro gli ingredienti chimici travestiti da “aromi naturali”. L’etichetta presente sui cibi che acquistiamo nei supermercati e nelle catene delle grandi distribuzioni, svelano un grande imbroglio: non sappiamo, in realtà, da dove arriva quello che mangiamo e cosa mangiamo. C’è disinformazione. Bisogna ridare valore al cibo e produrre di meno per superare i paradossi: in Italia oggi si spende più per dimagrire che per mangiare e c’è uno spreco alimentare che non conosce precedenti. Le tipicità calabresi sono un’opportunità; non bisogna spacciare per locali prodotti che vengono da altri territori e che esportiamo in altre regioni. No all’allungamento della shelf-life, la vita del prodotto sullo scaffale. Ritorno alla terra. È l’invito del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, ascoltato in un video del suo intervento alla Conferenza internazionale 'Il valore dell'Europa' che si è tenuta alla Camera dei deputati il 13 e 14 marzo 2014. ad aprire il 73esimo caffè filosofico di Otto Torri sullo Jonio tenutosi nella serata di ieri, domenica 23, presso l’Auditorium “Alessandro Amarelli” con vista sul Concio, suggestiva location di Fashion e Food, l’evento che per la sua terza edizione ha confermato successo di pubblico. Da Scaramuzzo Hair Spa Atelier agli abiti di cerimonia di “Piazza di Spagna” di Cosenza, dall’olio ed il vino IGreco ai gioielli Lauria, dalla cucina di Enzo Barbieri alla Pro Loco di Rossano, dall'associazione Euromediterraneo a Taylor Made – Calzature, dalla pasta fresca Le Macine alla pizza alla liquirizia di Rossano proposta dal pluripremiato istruttore pizzaiolo Pietro Tangari, alias PEDRO’S. Se la moda ed il gusto sono stati i protagonisti dell’evento ideato dall’art director Fabio Zumpano, è stato Silvio Greco, biologo marino a capo del comitato scientifico di Slow Fish e docente di Controllo delle Produzioni agroalimentari all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Bra, a calamitare l’attenzione dei numerosi intervenuti all’agorà filosofica. Dalla manipolazione genetica dei capi di bestiame all’esagerato quantitativo di elementi chimici presenti nei cibi, dal baccalà che baccalà non è, all’olio di palma al posto dell’olio extravergine d’oliva, ingrediente sempre più presente tra gli ingredienti dei prodotti da forno che dagli scaffali dei supermercati mettiamo nel carrello, fino ai formaggi prodotti con semilavorati che provengono da altri paesi. È vero che la qualità del cibo si paga – ha detto Greco– ma la vera ricchezza sta nel tempo che dedichiamo al cibo. A questo bisogna dare centralità, non alle produzioni in sè. Bisogna ridare valore al cibo ed educare i ragazzi ad alimentazione sana e giusta. Il potere di noi consumatori consapevoli è rivoluzionario, non possiamo continuare ad ammalarci mangiando. All’incontro promosso dalla condotta Slow Food Sibaritide Pollino erano presenti oltre al padrone di casa Fortunato Amarelli, anche l’assessore provinciale all’energia Biagio Diana, Gino Vulcano segretario della Coldiretti Rossano, il consigliere comunale Adele Olivo, Francesco Barbino e Federica Gallo dell'omonima azienda che nei giorni scorsi era l'unica impresa del settore, calabrese e italiana, protagonista ad Horecatel, l'evento belga dedicato agli imprenditori del settore agroalimentare ed enogastronomico, chef, esperti del gusto e produttori, l’imprenditore del food e assessore al Turismo del Comune di Altomonte Enzo Barbieri ed il geologo Tonino Caracciolo, coordinatore del Piano Cartografico della Regione Calabria, già Sindaco di Rossano. – Bisogna diventare lobbisti del gusto e del food di qualità – ha chiuso il Caffè così, il fiduciario del Convivium Lenin Montesanto che ha moderato l’incontro - facendo politica a tavola e letteralmente votando e preferendo quando dobbiamo scegliere di andare in un ristorante e quando facciamo la spesa ogni giorno. Non siamo romantici o nostalgici – ha precisato - semplicemente crediamo in un altro possibile sviluppo economico sostenibile dei territori. L’abito realizzato dallo stilista Tiziano Guardini presentato, ancora incompleto, in occasione della 14esima edizione di Estate in moda, nello scorso mese di agosto, nel centro storico di Rossano, e in questi giorni esposto a Ginevra, presso il Palazzo delle Nazioni unite per la Giornata Internazionale delle Foreste, sarà donato da Zumpano al Museo della Fabbrica di Liquirizia Amarelli. L’art director di “Fashion e Food” ha consegnato a Fortunato Amarelli una targa in pegno di questa volontà.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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