3 ore fa:Sibaritide-Pollino, anche fino a tre denunce al giorno per violenza sulle donne in un territorio che resta in prima linea
1 ora fa:Saracena, Bibenda 2026 premia due passiti. Russo: «Ripartiamo da qui per promuovere questa eccellenza»
3 ore fa:Violenza contro le donne, Greco (CRIV): «Riconoscere la violenza economica per combattere la marginalità»
2 ore fa:All'Unical 25novembreoltre: ecco tutti gli eventi promossi dall'Ateneo
1 ora fa:Violenza sulle donne, Madeo (PD): «Occorre una rivoluzione culturale: le scuole la vera culla del cambiamento»
5 minuti fa:Continua l'esperienza dei Mid per i bimbi del Polo Magnolia al Parco di Castiglione di Paludi
4 ore fa:Ad Amendolara una giornata per dire basta alla violenza di genere
4 ore fa:La stagione teatrale di Morano si apre con "Filumena Marturano" di De Filippo
2 ore fa:Due nuovi ingressi nella Segreteria Provinciale SIAP Cosenza: arrivano Michele Greco e Vincenzo Pino
35 minuti fa:Il “Fermi-Pitagora-Calvosa” prima scuola calabrese nei progetti sul cinema e gli audiovisivi finanziati dal MIM

Rossano: sfiducia, le verità di Antoniotti

1 minuti di lettura
di SERAFINO CARUSO Stanco, ma caparbio e combattivo. Forse anche più di prima. Il “golpe” che ha spodestato Giuseppe Antoniotti dalla guida politica della città alla fine forse lo ha rafforzato. Danneggiando chi l’ha ordito. Ovvero sette dei suoi consiglieri di maggioranza ed i sei dell’opposizione. Almeno questa l’impressione, a caldo, al termine della conferenza stampa indetta dallo stesso Antoniotti e che si è tenuta venerdì 20 novembre presso la ex delegazione comunale allo Scalo. Conferenza a cui hanno partecipato tutti gli assessori, tranne il vicesindaco Guglielmo Caputo. Ed i consiglieri rimastigli fedeli. “Non sono un improvvisato della politica come qualcuno che ha distrutto il centrodestra (riferimento a Graziano, ndr). Mi si sono trovato a fare il Sindaco e devo ringraziare solo ed esclusivamente la comunità rossanese. Nessun altro”. A scatenare la bufera, lo ha detto lo stesso Antoniotti, la sua dichiarazione nella penultima edizione de L’Eco: cioè quella di volersi ricandidare a Sindaco, con o senza Forza Italia. Parole che lasciavano presagire ci fosse più di un tumulto all’interno della coalizione di centrodestra e, soprattutto, dentro Forza Italia. Che, effettivamente, c’era. “Di qualcosa mi sono accorto all’ultimo consiglio comunale, quello sulle somme urgenze per l’alluvione”, ha detto Antoniotti. Che ha precisato come il fatto di “non aver voluto fare il burattino di turno” manovrato da “chi ha amministra questo territorio da oltre venti anni” (Caputo, ndr) lo abbia, alla fine, penalizzato con “questo golpe senza precedenti”. “Non capisco alcuni veti - ha aggiunto - oggi la giunta è ancora in carica ed il vicesindaco è ancora in giunta. Sulle mie azioni di governo non avevo da chiedere nulla a nessuno. Ho preso le distanze da Scopelliti sui trasporti (taglio dei treni, ndr), per i rifiuti. Sulla sanità, per il tribunale. E mentre io protestavo qualcun altro (chiaro riferimento di nuovo a Caputo, ndr) scaldava le sedie e gli scranni del consiglio regionale”. Come traditori indica “il Presidente del consiglio Scarcello, che si è sempre astenuto su tutto. Per ambizioni personali e politiche. Chi con i nostri voti è andato a fare il consigliere provinciale (Lucisano, ndr). Il figlio del mio segretario (De Simone, ndr). Cosa è successo, quindi? Poi c'è la schifezza. Nel momento che ho rimodulato la giunta con gli ingressi di Chiarello e Federico, queste persone che hanno firmato contro di me chiedevano che io mandassi a casa il vicesindaco Caputo. Non l'ho fatto perché sono una persona corretta. E ritengo di non essere stato ripagato con la stessa moneta. Qualcuno (Caputo, ndr) avrebbe dovuto bloccare quest'azione. Ma non lo ha fatto”.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.