di MARTINA FORCINITI Programmare il ripristino del
lungomare di Lido Sant’Angelo: vera emergenza in un’ottica di preventiva azione di recupero del litorale. Occorre arrivare preparati alla prossima stagione estiva, il tempo c’è, ma si ha l’impressione che l’operazione di ripristino del tratto costiero non sia tra le priorità. È necessario dunque adoperarsi perché rientri tra le urgenze. A rischio: il futuro degli operatori turistici che di danni ne hanno subiti abbastanza. Il Lungomare S. Angelo oggi corre il rischio di finire atrofizzato. Dopo l’alluvione del 12 agosto scorso, che non solo ha lasciato emergere le contraddizioni e le anomalie di un restyling difettoso ma ha letteralmente raso al suolo il viale in quasi ogni sua parte, si trasforma e si ridimensiona la portata degli interventi da realizzare. E, naturalmente, si rimodulano le priorità. «Il nostro obiettivo primario era dare continuità alla ampia programmazione di riqualificazione, prevista dai
Progetti integrati di Sviluppo Urbano (PISU), per portare a termine tutte le operazioni finalizzate al restyling e al prolungamento del lungomare S. Angelo. Un’esigenza - ce lo conferma
Guglielmo Caputo, ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rossano - dettata da quelle scadenze oltre le quali l’Amministrazione avrebbe rischiato di perdere i fondi utili agli interventi pianificati. Sfortunatamente non abbiamo potuto evitare di posticipare ad un momento successivo le azioni di ricostruzione delle aree maggiormente colpite dall’alluvione. Pur facendo delle economie, la quantità di risorse necessaria alle operazioni di riparazione e adeguamento è tale da non permetterci di attingere ai fondi di bilancio e, quindi, di intervenire nell’immediato. Abbiamo anche provato ad apportare delle modifiche al progetto in corso, cercando di recuperare e reinvestire sulle emergenze le risorse recuperate dall’eliminazione di qualche elemento di arredo urbano, in particolare nell’area recentemente bonificata di Viale Mediterraneo - con la demolizione dello stabile Caccuri - dove è prevista la realizzazione di una piazza e di ulteriori abbellimenti. Purtroppo, però, anche correndo ai ripari non si riescono a coprire gli alti costi legati alla risoluzione delle emergenze. Possiamo certamente garantire la totale fruibilità del lungomare in ogni sua parte e il completamento, entro l’estate, dei lavori di prolungamento (nel tratto Lido Murano e Lido Sabbia d’oro). Nutriamo poi la speranza di poter ripristinare, con l’arrivo della prossima stagione turistica, anche le zone danneggiate dall’alluvione ma non sarà affatto facile. Per ciò che riguarda le aree di competenza dell’Amministrazione, possiamo garantire di aver finalizzato tutti gli interventi di messa in sicurezza. In particolare nel rione Sant’Angelo, con un intervento successivo e l’affidamento dei lavori ad una ditta specializzata, abbiamo ricostruito e rinforzato l’argine del
Torrente Citrea, riducendo ogni rischio quasi a zero. Sulle aree di pertinenza della Provincia non sappiamo se siano stati effettuati altri interventi». Intanto, il nuovo
Commissario prefettizio Aldo Lombardo ha approvato la variante al progetto di riqualificazione del lungomare nell’
area Fellino-Fosso Pantano alla luce della necessità di rivisitare le opere che sono state danneggiate dal nubifragio e renderle nuovamente funzionali. Nello specifico si procederà alla realizzazione della nuova rete idrica, al prolungamento dei marciapiedi e al ridimensionamento dei parcheggi. L’investimento complessivo ammonta a 700mila euro che saranno attinti da fondi Por della Regione Calabria Fesr 2007/13 Asse VIII “Città aree urbane e sistemi territoriali”.Un progetto concluso dalla vecchia amministrazione comunale che il Commissario ha dovuto semplicemente ratificare. Tuttavia non è dato conoscere i tempi e la calendarizzazione degli interventi che potranno essere avviati solo dopo aver recuperato le risorse necessarie.