“Che vi siano degli scricchiolii all’interno della maggioranza di governo, non ci sono dubbi: le prove provate giungono durante primo consiglio comunale dell’amministrazione Mascaro”. Fanno già sentire la loro voce i gruppi consiliari di opposizione Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Terra Nostra, all’indomani della prima riunione dell’assise civica. Ernesto Rapani, Maria Granieri e Raffaele Vulcano, nell’esprimere alcune riflessioni di carattere prettamente politico, il giorno dopo, non possono non far risaltare subito come all’interno della maggioranza Mascaro e delle forze politiche che la compongono, vi siano dei mal di pancia evidenti. “Subito dopo l’insediamento – dichiarano Rapani, Granieri e Vulcano – come primo atto abbiamo sollevato l’incompatibilità di alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Li rimuovano, come prevede la legge, altrimenti saremo costretti a chiedere una discussione ad hoc in Consiglio”. Le diffuse insofferenze, secondo i tre esponenti di Fdi-An e Terra Nostra, “sono state confermate dalle elezioni del presidente del Consiglio comunale e del vice. Numeri e posizioni discordanti hanno evidenziato che in maggioranza c’è sicuramente qualcosa che non va. Noi dell’opposizione sana abbiamo fatto rilevare – aggiungono i tre consiglieri comunali – come il sindaco non abbia affidato le deleghe dei due assessorati più importanti della vita amministrativa cittadina, quello al Bilancio e quello all’Urbanistica e lavori pubblici. La mancata assegnazione della delega al Bilancio, tra l’altro, risulta essere un’aggravante, in quanto alle porte vi sono delle scadenze improcrastinabili: la verifica di cassa entro trenta giorni dall’insediamento, quindi entro il 21 luglio, e la verifica degli equilibri di bilancio entro il 31 luglio. Il sindaco, che comunque è sembrato concordare con la tesi da noi sollevata, avrebbe dovuto dare priorità nell’affidamento della delega al Bilancio, anche per verificare conti e numeri che indicherebbero il comune di Rossano sul baratro del dissesto finanziario”. Rapani, Granieri e Vulcano si chiedono, poi, se le mancate nomine siano dovute ad un atteggiamento negligente oppure ad accordi saltati. “Se così fosse – tuonano – sarebbe ancora peggio!”. “La cartina al tornasole che prova scientificamente mugugni, un palpabile nervosismo e scelte nient’affatto condivise, dettate magari da chissà dove, è stata indicata dalla sospensione dei lavori chiesta dalla maggioranza per discutere chi votare per la vice presidenza del Consiglio comunale, una figura di nessuna rilevanza. Se le spaccature emergono per atti così insulsi, figuriamoci cosa potrà accadere sulle questioni ben più importanti. Per quella maggioranza di governo l’obiettivo principale è ormai notorio: la spartizione di cariche, incarichi e postazioni privilegiate, perché nonostante la città sia al collasso nella sua quotidianità, il governo cittadino ad oggi non riesce a produrre alcuna soluzione, anche minima, ai tanti problemi, assorto com’è sulle divisioni con bilancino. E poi quei segnali d’apertura lanciati dal sindaco verso la minoranza, puntualmente ignorati dalla sua maggioranza: non c’è che dire, gran bel segnale di autorevolezza. Insomma, la maggioranza è certamente partita col piede sbagliato, ma stiano tranquilli perché dai nostri banchi saremo pronti a far notare tutto ed a mettere in atto una opposizione sana, critica e costruttiva”.