Rossano, intitolare una scuola o una piazza al piccolo Mattia Vitale
Intitolare una piazza, una scuola o una strada al piccolo Mattia VITALE morto a seguito di un fatale ostruzione alimentare. È, questa, la proposta fatta da Lucio LE FOSSE emersa nel corso della serata di beneficenza della Croce Rossa dal tema “PROTEGGI I BAMBINI, COSTRUISCI IL FUTURO”. L’evento, tenutosi la scorsa domenica presso l’Hotel Roscianum, ha riscosso un grande successo. Sia per il numero di partecipanti che hanno deciso di sostenere il progetto della CRI sia per l’interesse dimostrato verso l'illustrazione delle manovre di disostruzione pediatrica. Tra gli ospiti erano presenti anche il Presidente del Comitato Regionale della Croce Rossa Helda NAGERO, il formatore sanitario di rianimazione cardio-polmonare Filippo MARINO, i genitori del piccolo Mattia VITALE, morto a seguito di una fatale ostruzione alimentare, la maestra Filomena MADEO che è riuscita a salvare una sua alunna grazie alle manovre salvavita apprese durante un corso della Croce Rossa e l’assessore alla pubblica istruzione Stella PIZZUTI. La manifestazione si è conclusa ieri (lunedì 22) con la partita di beneficenza tra “Rappresentativa Odontoiatri/odontotecnici” e “Rappresentativa Arbitri di Calcio”. Il ricavato di entrambe le giornate è stato devoluto al progetto della Croce Rossa, ovvero la realizzazione di gigantografie rappresentanti le manovre salvavita da donarealle scuole materne ed elementari di Rossano e la realizzazione di corsi per gli insegnanti e gli operatori scolastici. Il progetto – spiega il Commissario locale Francesco GOLLUSCIO –parte dalla constatazione che sono ancora tante in Italia le scuole prive dell’adeguata formazione per quanto riguarda le manovre di primo soccorso perché non obbligatoria e, dunque, lasciata alla discrezionalità ed alla buona volontà degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. Non può, tuttavia, esserci – conclude – un tale vuoto formativo quando la morte per soffocamento causato da inalazione di cibo o corpi estranei rappresenta la seconda causa di morte nei bambini dai 0 ai 4 anni.