Nuovo svincolo SS106, Cassano divisa a metà: insorge il Sindaco Iacobini
Stop alla Provinciale 169 per i lavori della nuova Jonica. Traffico deviato e altre arterie già interdette. Il primo cittadino: «Così si isola un intero territorio. Subito un incontro urgente»
CASSANO JONIO - La costruzione della nuova Statale 106 Jonica Sibari-Roseto continua a ridisegnare la viabilità dell’area sibarita. A causa delle operazioni previste nel cantiere di Pantano Rotondo (nel comune di Cassano Jonio) – dove sorgerà il futuro innesto del tracciato definitivo tra Sibari e Roseto – Anas, Webuild e Sirjo hanno richiesto l’interruzione della Strada Provinciale 169 Lauropoli–Sibari dal km 6+600 al km 7+265.
La chiusura è scattata da questo pomeriggio e resterà in vigore fino al 30 gennaio 2026. Nell’area indicata saranno realizzate le rampe di accesso della nuova 106. Il traffico viene deviato sulla Strada Provinciale 171 “Fornara”, che collega Doria a Sibari.
Contestualmente – e sempre per consentire i lavori della Jonica nel tratto Sibari-Roseto – restano interdette altre due arterie cruciali del comprensorio la Sp 166 “Stombi–Doria–Garda–Cammarata”, nel tratto Doria–Sibari, e la Sp 170, che collega Caccianova a Francavilla.
Una situazione che, nel giro di poche ore, ha fatto scattare la reazione dura del Sindaco della Città delle Terme, Gianpaolo Iacobini, che parla apertamente di metodo sbagliato e mancato coinvolgimento del territorio.
«Apprendiamo con grande disappunto della decisione unilaterale e non concordata di chiudere la Provinciale nei pressi di Pantano Rotondo – afferma il primo cittadino – senza alcuna preventiva consultazione. Una scelta che rischia di isolare Sibari e Cassano, creando disagi enormi a cittadini, famiglie, lavoratori e imprese».
Iacobini annuncia una protesta istituzionale formale e una richiesta immediata di confronto: «Chiediamo alla Provincia, ad Anas, Webuild e Sirjo un incontro urgente per trovare soluzioni alternative, soprattutto in pieno periodo natalizio, quando questa ferita alla mobilità rischia di penalizzarci ancora di più».